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Ascoltando un mosaico di McLuhan

Un secolo di McLuhan. Perché non dare un’occhiata a YouTube per trovare le sue apparizioni in tv? Ce n’è una – il cui codice non si può embeddare – nella quale McLuhan dice che nella nostra epoca è impossibile avere un punto di vista perché si possono solo avere molti punti di vista. E spiega che il libro non è più un oggetto ma un servizio di informazione, «nell’era del microfilm». Lui è supersimpatico. Da vedere qui. (Questo video è per ora il migliore che ho trovato anche se non si può embeddare).

In quest’altro brano, discute la fine dell’identità basata sulle condizioni esterne e l’avvento di un’era in cui l’identità dipende da qualcosa di interiore.

Come direbbe lui, le cattive notizie sono tranquillizzanti e spingono a essere conservatori, mentre le buone notizie spingono a cambiare.

E qui sotto parla della generazione dei nativi televisivi, dicendo che hanno esperienze educative completamente diverse da quelle delle generazioni precedenti. Da sempre le persone sono terrorizzate dal presente. Ma in questa epoca composta come un mosaico non possiamo esimerci dal presente, dall’istantaneo, dal contemporaneo. Un pezzo un po’ astratto, in un contesto peraltro molto simbolico…

Ma è inutile riportare qui tanti brani. YouTube li trova facilmente. È divertente pensare a McLuhan nella rete.

Tanto divertente che si trova qui McLuhan, solo in audio, che racconta barzellette. Neanche male.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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