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Domenica, 29 luglio 2007
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Bookblogging L'identità delle vittime Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Settimana conclusa il 29 luglio 2007
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Libri comprati (o talvolta ricevuti in regalo):
| Letture:
| Giuseppe Lo Bianco Sandra Rizza
L'agenda rossa di Paolo Borsellino Chiarelettere
| Mario Calabresi Spingendo la notte più in là Mondadori
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Leggo e rileggo il libro di Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là. Ho molti più anni di lui. Pochi di meno di quelli che gli hanno cambiato la vita ammazzando suo padre. Non li ho conosciuti, né lui, né loro. Ma ho visto. Come tutti. E, come pochi, non dimentico.
Quando Piazza Fontana è esplosa ero alle medie. Quando i terroristi hanno sparato l'ultimo colpo di pistola - ultimo purtroppo solo per un po' - stavo già lavorando. Le medie, il liceo, l'università, il servizio civile, il primo lavoro... Anni troppo lunghi... Io li ho vissuti come un alieno: cioè, come la maggioranza dei giovani, credendo in fondo alla legge; e, come una ristretta minoranza dei giovani, puntando attivamente sulla "non violenza".
Ho attraversato quegli anni come un ragazzo straniero che giunge ottimista in una città bombardata della quale ha letto sui libri, convinto di poter contribuire a ricostruirla bellissima. Contando sulla coscienza delle persone. Al mio liceo la pensavano come me. Non concepivo che quella violenza inventata potesse durare tanto a lungo. Ma evidentemente qualcuno voleva impedire che finisse. Un tradimento delle speranze dei giovani. Un labirinto di menzogne, errori, superficialità, crimini, misteri. Un elenco sterminato di vittime. Che resterà imperdonabile.
Mario ha ragione. Le vittime del terrorismo oggi hanno la voce flebile. E non l'hanno mai avuta forte. I violenti di allora riescono invece a farsi sentire. Benché siano vittime solo delle conseguenze delle loro azioni.
Mario ha ragione. Chi ha pagato per servire lo Stato conta meno di chi ha pagato - un po' - per avere attentato allo Stato. Chi ha voluto vivere con dignità il dolore per la perdita di una persona, non ha coltivato l'attenzione dei media ed è stato dimenticato. Chi ha strumentalizzato la sua biografia di violento o ha lasciato che i padroni dei media la strumentalizzassero ha comunicato senza sosta e a voce sempre più alta.
Mario ha ragione. La sciatteria di chi sfrutta la Repubblica è più visibile dell'orgoglio di chi serve la Repubblica.
Mario ha ragione. I fatti accertati contano meno delle convinzioni ripetute per sentito dire. I giudizi contano meno dei pregiudizi. Le campagne di comunicazione sono più efficaci delle dimostrazioni ragionate. Il compito dei giornalisti è enorme. Il pubblico attivo è una speranza in più. Non smetterò mai di pensare che la città si possa ricostruire bellissima. Ma non cesso di vedere la devastazione lasciata da quegli anni di violenza.
Il racconto di Mario Calabresi è da leggere. Decine di migliaia di persone, in Italia, lo stanno leggendo. Spero lo leggano in milioni.
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007) Leggere l'incomprensione (15 luglio 2007) Il destino di leggere (8 luglio 2007) Leggere la razza padrina (1 luglio 2007) Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007) Lettura bella e popolare (17 giugno 2007) Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007) Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007) Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007) Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007) L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007) La felicità di leggere (29 aprile 2007) La scommessa di leggere (22 aprile 2007) Leggere nel pensiero (15 aprile 2007) Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007) Leggere nella rete (1 aprile 2007) Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007) Leggere memi (18 marzo 2007) Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007) Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Tag: letture, libri, Mario Calabresi
Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d'Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio (L'Aleph). E... Vibrisse, Lipperatura, Litteratitudine. Wittgenstein, talvolta. E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. Booksblog. E MilanoNera. E Sottotomo...
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