Luca De Biase
An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
a laboratory for the study of broken democracy and creative capitalism.
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Domenica, 1 luglio 2007
 

Bookblogging
Leggere la razza padrina
Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano

Settimana conclusa il 1 luglio 2007
Libri comprati (o ricevuti):
Letture:
Ralf Dahrendorf
Erasmiani
Laterza

Riccardo Faini
Nicola Rossi e Gianni Toniolo
Il mondo in rosso e nero
Cronache di politica economica
Il Sole 24 Ore

Giuliano Prati
Web 2.0
Internet è cambiato
Editrice Uni Service
Sergio Rizzo
Gian Antonio Stella
La Casta
Rizzoli












Erano mesi che dovevo leggere La Casta, di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Non è sempre facile accingersi alla lettura di un libro del quale tutti hanno parlato, che tutti hanno citato, che moltissimi hanno letto. E che parla di cose tristi, squallide, ignobili. Con l'aggravante che non ci sono stupefacenti novità. I fatti raccontati sono, a grandi linee, già noti e raccontati, mentre le interpretazioni abbastanza facili. E gli scoop che comunque il libro contiene sono nel frattempo stati raccontati anche dai giornali. Ma il libro resta stupefacente: per come quei fatti vengono dimenticati e le interpretazioni rimosse.

Come si fa a dimenticare la banca del nord, le cliniche private del sud, i palazzinari del centro, i loro costi assurdi e le loro logiche che sarebbero comiche se non fossero tragiche? Come si fa a non ricordare l'ormai mitica comunità montana del tarantino che si trova più o meno al livello del mare ma gestisce soldi come se fosse in una valle minacciata dalle valanghe a duemila metri di altitudine? Come si fa a dimenticare la quantità di affari fatti dalle aziende amiche del responsabile dei lavori pubblici del precedente governo? Sono cose che si sanno, che non generano molto chiasso, che se ne scivolano via... Ce n'è per quasi tutti i partiti e quasi tutte le regioni. Le autoblù, i costi della sanità siciliana, le sistematiche mangiate che tanti politici e tanti loro familiari si fanno a spese del bilancio pubblico. Una discussione come l'attuale sul tesoretto e l'evasione fiscale riguardano numeri che impallidiscono di fronte a quelli che lo stato avrebbe risparmiato se non se li fossero arraffati i politici e i loro "cari".

Per me tutto questo non finisce di stupire. E comunque resta doveroso leggerlo, ancora. Ma il mio stupore è più ampio.

Si parla di crisi della politica e di scollamento dal paese reale. Si fanno analisi. Ci si preoccupa. Si invoca una moralizzazione della politica. Nello stesso tempo si fanno leggi per evitare che i giornali pubblichino le imbarazzanti conversazioni dei politici che fanno affari. E si lascia che la magistratura sia attaccata più quando fa il proprio dovere che quando non lo fa. E' uno spettacolo squallido. Ma la mia domanda è: che cosa fa la società italiana?

Apparentemente, accetta tutto. Disprezza tutto. Non riesce a distinguere. Non può distinguere. E solo raramente reagisce. Forse dobbiamo imparare a studiare la società italiana con almeno tanto impegno quanto ne dedichiamo alla sua classe politica.

L'indotto dell'amministrazione dei soldi pubblici è tanto grande che una fetta enorme della società accetta razionalmente la corruzione del sistema perché ci guadagna. Un'altra parte riesce a sopportare la situazione perché a sua volta approfitta dell'impunità consentita dall'inefficienza non solo fiscale del sistema. E un'altra parte ancora si dorme la realtà sognando di vivere in un reality.

Ma c'è, eccome, una parte pronta a fare. Quanti cittadini sono impegnati nel volontariato, nelle associazioni, nelle attività di aiuto agli anziani di famiglia... Lo spirito di servizio non manca a una parte consistente della società italiana, quella che non è ancora abbruttita nella vita dei tre loculi (appartamento, automobile, ufficio) e che ha ancora relazioni con i pari. Riusciranno questi italiani a farsi sentire? A elaborare una strategia per influire sulle scelte? Movimenti, sono necessari, per imporre ai partiti un insieme di valori e di argomenti sui quali devono decidere. Associazioni capaci di una loro sostenibilità, servono, per rendere autonoma la società da tante forme di aiuto pubblico che la inquinano. E informazione critica, serve, per combattere l'oblio delle faccende come quelle che raccontano Rizzo e Stella... Oltre che per progettare innoavazioni che possono avere senso... Anche dai blog può e deve venire un lavoro solido anche in questa direzione...



Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"...
Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007)
Lettura bella e popolare (17 giugno 2007)
Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007)
Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007)
Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007)
Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007)
L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007)
La felicità di leggere (29 aprile 2007)
La scommessa di leggere (22 aprile 2007)
Leggere nel pensiero (15 aprile 2007)
Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007)
Leggere nella rete (1 aprile 2007)
Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007)
Leggere memi (18 marzo 2007)
Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007)
Leggere gli scenari (4 marzo 2007)
Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007)
Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007)
Leggere parole chiave (11 febbraio 2007)
Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007)
Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007)
Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007)
Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007)
Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007)
Leggere per meditare (31 dicembre 2006)
Leggere per citare (24 dicembre 2006)
Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006)
Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006)
Leggere o non leggere (3 dicembre 2006)
Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)


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Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d'Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio (L'Aleph). E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. Booksblog. E MilanoNera. E Sottotomo...




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