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Domenica, 22 luglio 2007
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Bookblogging La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Settimana conclusa il 22 luglio 2007
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Libri comprati (o talvolta ricevuti in regalo):
| Letture:
| Andrea Schulte-Peevers
Canada occidentale
Lonely Planet
| Andrea Schulte-Peevers
Canada orientale
Lonely Planet
Andrea Dilemmi Il naso rotto di Paolo Veronese Bfs Edizioni
Mario Calabresi Spingendo la notte più in là Mondadori
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Mi preparo al viaggio in Canada, con i miei ragazzi.
I miei ragazzi. Sono felici di questo viaggio come lo sono io. E come lo sono stati l'anno scorso per il Giappone. Ne parlano. Progettano. Che cosa sono i figli? Che cosa sono!
Come moltissimi altri italiani, sto leggendo il libro di un figlio: Mario Calabresi. Spingendo la notte più in là. Il titolo viene da una poesia di Tonino Milite, l'uomo che gli ha fatto da padre, dopo l'uccisione del commissario Luigi Calabresi.
Se penso al clima di quei giorni, di quegli anni, mi vengono i brividi per come è stato sprecato un mondo di speranze e di generosità giovanili: ragazzi che avrebbero voluto e potuto cambiare il mondo con la musica e la gioia della non violenza; che sono stati guidati a imbottirsi di idee finte, a seguire assemblee pallosissime e a sparare qualche pallottola che tutto poteva essere salvo che rivoluzionaria.
Mi viene il paragone, del tutto irrazionale, con i movimenti anarcoidi, dimenticati e sorprendenti, che si manifestarono anche a Verona sul finire dell'Ottocento.
Uscita dalla dominazione austriaca, la campagna veronese si riempie di proteste. Una testimonianza dei protestatari, tra quelle riportate nel libro di Dilemmi, mi ha colpito molto: "Soto i Taliani el governo no comanda più gnente. Comanda i siori".
Quelle proteste finirono. Oggi, Verona è una città senza oppositori al regime delle famiglie che contano.
Ma quanto sembra vera quella debolezza del governo nei confronti dei signori! I veronesi che avevano conosciuto anche l'Austria pensavano che il governo poteva anche difendere i deboli, qualche volta, contro i soprusi dei forti. Pensavano che il governo fosse una forza almeno neutrale nella lotta tra i ceti e tra le conseguenze delle adividità sociali. Pensavano che un servitore del governo potesse essere almeno forte quanto i servi dei "siori" di ogni tipo...
Calabresi si era trovato in mezzo a una lotta tra "siori". Serviva un governo non abbastanza forte da imporsi come forza di giustizia. La città era in mano ai "siori" della lotta armata, del terrore, e ai loro nemici o genitori o parenti. La visione del mondo era annebbiata da ogni sorta di bomba. Chiunque poteva pensare di avere drammaticamente ragione. La legge del più forte era quella prevalente. Un uomo di legge, o un poliziotto, non era avvantaggiato. Una svolta terribile per l'Italia, quegli anni Settanta: li stiamo pagando ancora oggi.
Il racconto di Mario Calabresi è da leggere.
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... Leggere l'incomprensione (15 luglio 2007) Il destino di leggere (8 luglio 2007) Leggere la razza padrina (1 luglio 2007) Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007) Lettura bella e popolare (17 giugno 2007) Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007) Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007) Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007) Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007) L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007) La felicità di leggere (29 aprile 2007) La scommessa di leggere (22 aprile 2007) Leggere nel pensiero (15 aprile 2007) Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007) Leggere nella rete (1 aprile 2007) Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007) Leggere memi (18 marzo 2007) Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007) Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Tag: letture, libri, Mario Calabresi
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