Luca De Biase

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An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
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Lunedì, 16 luglio 2007

La moda e i blog

Ho inseguito i commenti al convegno "i blog stanno passando di moda" organizzato a Kinder. Ho sentito il sottofondo pseudoaccusatorio della cultura ombelicale. Ho letto Mantellini e i commenti. Ho letto Simone Tolomelli. E Leibniz. Chissà quanti non ho trovato. Impressioni:

1. Passano di moda? Bene! La moda è un ciclo di alti e bassi. La struttura è invece una dimensione che resta a lungo e che ha conseguenze sulle fondamenta delle altre dimensioni della vita sociale (o come in questo caso sul sistema dell'informazione). La frase giusta sarebbe: i blog escono dalla moda per entrare nella struttura. Insieme a tutto quell'insieme di cose che fanno i network sociali. La logica è probabilistica: con la quantità di notizie, osservazioni, idee che producono i network sociali, c'è un'elevata probabilità che producano anche cose interessanti per l'intero sistema dell'informazione.

2. La questione dell'ombelico. Sono autoreferenziali i blog? Certo, anche. Per tre motivi. Primo, perché essendo una cosa nuova voglio comprendere quello che fanno. Secondo, perché questo li tiene insieme. E li trasforma da una somma di piccoli siti in un grande medium. Terzo, perché il loro sistema caotico per la generazione di informazioni funziona in base a regole semplici: i blog servono a esprimersi e connettersi. Non a fare una gerarchia di importanza di argomenti. A questo ci deve pensare qualcosa d'altro.

3. Mancano i sistemi di sintesi. Cioè, quelli che ci sono, sono ancora un po' scomodi. Se ne parlava in un post precedente. Da questo bisogno emergente verrà fuori una sintesi pratica che metterà insieme i motori di ricerca del futuro, i luoghi di aggregazione per problemi e, forse, persino i mezzi di informazione tradizionali che riusciranno a capire come fare a dialogare con il pubblico attivo.

Imho.

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