Luca De Biase

Luca De Biase
An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
a laboratory for the study of broken democracy and creative capitalism.
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Domenica, 5 agosto 2007

Bookblogging
Leggere il video partecipativo
Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano

Settimana conclusa il 5 agosto 2007
Libri comprati
(o talvolta ricevuti in regalo):
Letture:
Umberto Galimberti
Il corpo
Feltrinelli

Cristiana Collu
Confini
Silvana Editore
Bruno Pellegrini
Io? Come diventare
videoblogger
e non morire
da spettatore
Luca Sossella Editore

Bruno Pellegrini ha fatto esperienza. Il suo libro lo dimostra. Dopo NessunoTV, ora ha fondato TheBlogTV. E non cessa di riflettere su quello che fa e sul senso generale del mondo in cui opera. Il concetto fondamentale che propone è quello dello "spett-attore". Il pubblico attivo di una nuova televisione partecipata.

Pellegrini parte dalla constatazione di quanto possa pesare la concentrazione delle televisioni in una democrazia. E sostiene che l'aumento della diversità dei punti di vista è strettamente connesso con un miglioramento della democrazia.

Il che è profondamente giusto.

Perché l'opportunità offerta dalla nuova televisione partecipata abbia un effetto vero, però, per Pellegrini occorre anche che il pubblico ne conosca le tecniche e rifletta sulle loro conseguenze. Il che è ancora più giusto.

Ci vuole ancora un po' invece perché sia arrivi a studiare la qualità dei contenuti generati dagli utenti, perché emergano forme di selezione generate dagli utenti che non siano le varie classifiche dei più visti, le forme di rating più o meno spontanee ma anche poco meditate, le raccolte di critiche soggettive più orientate alle sensazioni che alle verifiche. Intendiamoci, queste sono tutte novità essenziali e potenzialmente affascinanti. Ma sono ancora a uno stadio primitivo. Producono infatti una concentrazione dell'attenzione sulle cime delle varie classifiche o sulle segnalazioni dei giornali o dei blog più importanti. E soprattutto tendono a concentrarsi, anche se non è sempre il caso, sui contenuti che riguardano forme parodistiche o informazioni alternative rispetto a personaggi già famosi per il loro ruolo nel mondo della politica o dell'entertainment.

Ancora poco si è fatto per attivare delle vere e proprie forme di inchiesta partecipata che producano una ricerca operata dal pubblico attivo attorno a temi di discussione emergenti, con regole precise per garantire la qualità e la veridicità delle informazioni. Certo, queste cose emergeranno, nel mezzo del naturale e spontaneo insieme di contenuti meno precisi. Sta di fatto che nuove forme di intermediazione, al servizio del pubblico attivo, sono necessarie. La tecnologia ha consentito di intravedere novità strutturali di grandissima importanza. Ora la qualità dei contenuti che la tecnologia ha abilitato comincerà a essere discussa non più solo in chiave di dimostrazione delle sue potenzialità ma anche più specificamente dal punto di vista della critica estetica e informativa. Ripeto: c'è posto per tutto e per tutti; ma ci deve essere posto anche per forme innovative di agorà pubbliche riconosciute come luogo di dibattito non per gruppi chiusi di utenti accomunati dalle stesse ideologie o curiosità, ma anche per comunità di persone diverse che discutono e contribuiscono con informazioni alla soluzione di problemi comuni. I primi segni già si vedono. Devono soltanto maturare.

Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"...
L'identità delle vittime (29 luglio 2007)
La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007)
Leggere l'incomprensione (15 luglio 2007)
Il destino di leggere (8 luglio 2007)
Leggere la razza padrina (1 luglio 2007)
Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007)
Lettura bella e popolare (17 giugno 2007)
Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007)
Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007)
Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007)
Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007)
L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007)
La felicità di leggere (29 aprile 2007)
La scommessa di leggere (22 aprile 2007)
Leggere nel pensiero (15 aprile 2007)
Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007)
Leggere nella rete (1 aprile 2007)
Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007)
Leggere memi (18 marzo 2007)
Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007)
Leggere gli scenari (4 marzo 2007)
Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007)
Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007)
Leggere parole chiave (11 febbraio 2007)
Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007)
Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007)
Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007)
Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007)
Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007)
Leggere per meditare (31 dicembre 2006)
Leggere per citare (24 dicembre 2006)
Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006)
Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006)
Leggere o non leggere (3 dicembre 2006)
Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)

Tag: letture, libri, Bruno Pellegrini

Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d'Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio (L'Aleph). E... Vibrisse, Lipperatura, Litteratitudine. Wittgenstein, talvolta. E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. Booksblog. E MilanoNera. E Sottotomo...

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