Luca De Biase
An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
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Martedì, 5 agosto 2008
 

Tutti si preoccupano per Twitter

Twitter è forse uno dei più simpatici sistemi di comunicazione 2.0. E' essenziale. Non coinvolge cose complicate come accettare o rifiutare gente che vuole connettersi. E' veloce. Molto, molto utile. E persino divertente. Non è condotto dalla smania di fare soldi: anzi, per la verità non ne fa per niente di soldi. E quindi tutti si preoccupano per Twitter. Vedi Wired.

Vabbè. Adesso Twitter ottiene altri finanziamenti. E in un modo o nell'altro li dovrà restituire. La più probabile via d'uscita, mi pare, è la vendita in blocco del sistema a Google o Yahoo! o, ehm, Microsoft (dico ehm perché Microsoft ha già il fantastico successo di Messenger e non so se Twitter potrebbe integrarsi bene).

Altre vie sono l'inserimento di pubblicità (piccoli link sponsorizzati contestualizzati, tipo Google). La pubblicità nei luoghi di socializzazione non piace molto: deve essere la meno invasiva possibile. Facebook ci ha già rimesso la faccia. Oppure Twitter può pensare alla vendita della piattaforma a grandi aziende che vogliano dotare i loro dipendenti di un'utile sistema di comunicazione. Il lato debole: un altro sistema di comunicazione? oltre al Blackberry, all'outlook, al voip, agli sms, alle agende condivise, alle intranet e soprattutto alle riunioni? Insomma, vedremo. Per ora è bello vedere che Twitter si sviluppa per il suo valore d'uso e che sono gli utenti a indirizzare l'innovazione. Il resto lo scopriremo solo vivendo.


11:08:03 AM    comment [];

Saggezza di Morgan

Morgan Freeman ha avuto un incidente. Pare che fosse sobrio.

Il suo personaggio, in Batman, è l'incarnazione della saggezza e della competenza tecnica. Quando Bruce Waine sviluppa un'idea di Morgan e mette insieme un sistema per controllare tutti i cellulari di Gotham City, Morgan protesta: «E' un potere troppo grande per un solo uomo». Ma Bruce è d'accordo. Tanto che ha previsto l'autodistruzione del megasistema di intercettazioni che entra in azione a missione compiuta...

Fiction per fiction. Andiamo avanti con la fiction: e se anche l'autodistruzione del sistema Tavaroli fosse stata prevista? La mossa avrebbe evitato che quel potere immenso potesse andare nelle mani di qualche persona poco affidabile...


10:56:34 AM    comment [];

Etica al Social media club

Una discussione sulle principali questioni etiche che interessano i social media. Ho l'impressione che molte questioni siano legate ai diritti e all'etica in generale, alcune siano relative alla tentazione di trattare i social media come i media tradizionali e poche siano specifiche dei social media. Il che è perfettamente normale. Non mi pare che esista un'etica dei social media diversa dall'eventuale etica alla quale ispirarsi per vivere nella società.

Casomai, qualcosa di specifico si trova nel fatto che in questa piccola società digitale, qualcuno si pone ancora l'obiettivo di fondare un sistema di regole sociali, etiche e pratiche, per favorire lo sviluppo di una convivenza civile.

E' un nuovo mondo. Che genera molte speranze. E attira molti nemici.

Al di là di una discussione sulle priorità etiche, necessariamente un po' relativistica, quello che interessa è identificare le dinamiche di sistema. L'innovazione e la speranza di migliorare il mondo sono connesse all'apertura e alla neturalità della rete, alla fluidità e alla diffusione dell'accesso, alla semplicità dell'utilizzo. Questo moltiplica l'infodiversità e alimenta l'economia della conoscenza. Indubbiamente consente anche attività illegali e poco intelligenti. Il tema è non consentire ai nemici di internet di convincere le persone che la rete è il luogo delle attività illegali e poco intelligenti.

Ci provano. I bar hanno paura di mettere il wi-fi perché hanno paura di essere coinvolti con le eventuali attività illegali che gli avventori potrebbero svolgere. Persino l'Autogrill ci pensa e ci ripensa a progetto di consentire le connessioni nei suoi punti vendita. I governi che si succedono non favoriscono la diffusione dell'accesso se non per qualche esperimento qui e là. Le scelte autoritarie o unilaterali si moltiplicano: la Cina è quello che è, gli Stati Uniti permettono alle forze dell'ordine di sequestrare i pc della gente (del resto consentono anche l'arresto degli stranieri senza troppi ostacoli legali), l'Europa si dibatte per gestire le lobby di tutti i colori che popolano Strasburgo e Bruxelles... Leggo che anche la Apple fa mosse strane, per esempio togliendo di mezzo NetShare (chissà perché...). I fautori della creatività internettiana sono assediati dai generatori di paure...

Si tornerà a produrre software liberatorio per chi lo sa usare. Un po' hacker e un po' rapper. Un po' diritti civili e un po' non-violenza... In attesa di una consapevolezza maggiore e di una minore propensione all'allarme. Imho.


10:43:46 AM    comment [];


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