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Sabato, 3 maggio 2008
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L'oscurantismo del rumore contro Beppe Grillo Le difficoltà della cultura, tutta da costruire, della cittadinanza informata
La polemica sulle affermazioni di Beppe Grillo dedicate a Umberto Veronesi è un esempio di oscurantismo informativo che mi pare vada analizzata. Lui a Torino ha sciolto il dubbio su quello che vuole fare e ha detto di voler essere l'iniziatore di una sorta di movimento di cittadini informati. Mi pare una buona cosa. Naturalmente tutta da confermare e lo vedremo. Nel caso Veronesi però si è visto quanto possa essere difficile.
Non pendo dalle labbra del comico genovese e non lo difendo (non è il mio compito). Voglio solo prendere questo caso per fare una riflessione.
Grillo ha detto che Veronesi ha valutato ininfluente il pericolo di tumori legato a un inceneritore. Qui un articolo della Repubblica. E ha detto che Veronesi riceve finanziamenti da costruttori di inceneritori. Come conseguenza ha interpretato "ininfluente" la valutazione di Veronesi.
Tante persone che sanno quanto Veronesi abbia fatto per la ricerca e la medicina si sono infuriate. Invece di discutere il fatto (se è vero, se è importante, se è tale da annullare la credibilità di Veronesi in materia) si sono semplicemente scandalizzate. E ne è venuta fuori una polemica.
Ancora una volta i fatti e la verifica delle (diciamo presunte) notizie sono stati messi in secondo piano rispetto alle posizioni preconcette. E' vero o non è vero l'insieme di fatti raccontato da Grillo? E quali ne sono le interpretazioni corrette?
Secondo me può benissimo essere che il giudizio di Veronesi non sia influenzato da chi lo finanzia. E che il finanziamento a una cosa buona sia comunque lodevole da qualunque parte venga. E' possibile che le conclusioni che Grillo tirava dalla "notizia" fossero sbagliate. Ma nessuno, a quanto mi risulta, ha discusso la notizia. Questo è il problema del cittadino informato. Non c'è un approccio empirico ma ideologico a tutto.
Per i giornalisti questa è un'opportunità. Perché il loro mestiere li potrebbe portare a svolgere un migliore servizio all'informazione. Ed è un'opportunità per tutti i cittadini che vogliano contribuire all'informazione, locale, settoriale e globale.
Ma è anche importante costruire una cultura a favore della cittadinanza informata e che si vuole informare tale per cui i fatti vengano presi come fatti, le notizie verificate, e le conclusioni a loro volta discusse su un piano empirico. L'interpretazione ideologica o preconcetta non aiuta la ricerca. L'interpretazione sostanziale, quella non può certo essere negata: ma sulla base di una ricerca dei fatti un po' più solida. A meno che non si voglia abbandonare l'idea di fare informazione e dedicarsi soltanto a campagne di comunicazione. Imho.
(Altre questioni controverse, trattate in modo analogo: 1. la critica al presidente della Repubblica sulle morti sul lavoro non è stata analizzata guardando a quanto Napolitano ha fatto in materia e ai suoi poteri in materia, ma solo come fatto polemico; 2. la questione della multa europea ai danni dello stato italiano per non aver imposto a Mediaset di portare Retequattro sul satellite).
4:54:13 PM
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