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Venerdì, 4 aprile 2008
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Chi è causa del suo mal...
Gli americani sono profondamente scontenti della direzione che ha preso il loro paese. Dal punto di vista economico e politico. Il fatto è, mi pare, che questi problemi sono proprio il frutto, in gran parte, delle scelte che gli stessi americani hanno compiuto negli ultimi otto anni. Le scelte hanno delle conseguenze... via New York Times.
12:48:39 PM
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Sintetizzando sull'editoria internet A margine del convegno di Pula (Cagliari)
L'editoria pensata nel contesto di internet centrando l'attenzione alla riduzione dei costi e all'aumento della produttività dei collaboratori per puntare a massimizzare il traffico in funzione della raccolta pubblicitaria a basso valore aggiunto e ad alto volume. Oppure...
Si può puntare tutto sulla riduzione dei costi e la massimizzazione del volume di traffico. Ma il traffico si può fare in mille modi. E spesso il modo più facile è dare contenuti adatti a solleticare le più semplici curiosità del pubblico inducendolo nella tentazione di dedicare tempo a una forma di informazione-entertainment.
Questa attività può però essere svolta da chiunque. Non ci vuole una grande testata per ottenere attenzione banale a un contenuto di entertainment semplicistico. Le testate che hanno un valore di esperienza nel pubblico possono invece puntare sul valore dell'informazione di qualità.
La concentrazione sui costi porta a cercare traffico con qualunque contenuto. Diminuisce il valore distintivo della testata o dell'editore. E scioglie l'attività dell'editore in un sistema più ampio di produzione di contenuti nel quale l'editore stesso perde valore.
Puntare sulla qualità è la strada maestra. Che dimostra perché l'editore esiste. Ma definisce una strategia nella quale i costi vanno tenuti sotto controllo: ma il controllo dei costi non è la priorità. La priorità è produrre informazione di qualità, dotata di senso. Il che significa, spesso, investire. E addirittura spendere.
Certo, ci vuole coraggio. E visione.
12:05:37 PM
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Editoria e information technology Generalizzando Carnevale Maffè
Carlo Alberto Carnevale Maffè è un grande performer. Le sue lezioni sono ricche e divertenti. Nessun riassunto di blog può dare conto pienamente del suo discorso. Ieri l'ho sentito raccontare la struttura economica dell'information e communication technology.
Bellissimo il concetto della tecnologia dell'informazione come un settore dominato dalla domanda. E' l'uso della tecnologia a determinare il valore di quella tecnologia. Con diverse tipologie. Tecnologie che aumentano di valore con il numero di utenti (Word della Microsoft), tecnologie che perdono valore con il numero di utenti (oggetti di design eccellenti ma distintivi), commodities...
Un piccolo frammento del suo discorso: ci sono tre dimensioni del business (reti, applicazioni, servizi verticali). Le reti guadagnano da "monopoli locali", le applicazioni guadagnano dalla proprietà intellettuale globale, i servizi dal marchio che dà fiducia a un settore specializzato di utenza. Le reti hanno costi concentrati sulle infrastrutture, le applicazioni hanno costi concentrati sulla produzione, i servizi hanno costi sulla produzione e sulla riproduzione.
Si può avvicinare questa analisi al mondo dell'editoria nel mondo digitale?
Il giornale sembra un marchio che fa servizi di integrazione. La rete è l'insieme delle forme di distribuzione. La proprietà intellettuale è degli autori. E' possibile che il business dell'editoria si avvicini a quello della tecnologia dell'informazione?
Ora sono a Pula (Cagliari) per un convegno sull'editoria digitale.
10:28:08 AM
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Scalfari al cinema
"La politica è la lotta per la conquista del potere". Eugenio Scalfari ha parlato ieri alla Sapienza per la conferenza sul cinema. Il suo tema: il cinema è comunicazione. C'è il potere e il contropotere. Il cinema migliore è spesso contropotere.
E sebbene sia cinica, la definizione di politica di Scalfari porta a un discorso coerente. "Una volta conquistato il potere, lo si vuole difendere". Sicché il finanziamento al cinema è un modo per generare autocensura in chi non vuole irritare il potere. "Se il potere è intelligente lascia che sia svolta una critica, perché questa lo legittima".
D'altra parte non si può fare cinema indipendente o non indipendente in deficit. "I film che non fanno cassetta non sono buoni prodotti. Il guadagno è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per avere buoni film".
9:59:08 AM
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2-05-2008; 12:01:04.
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Appunti su economia e felicità
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