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Domenica, 30 aprile 2006
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Quello che Google non è più, Technorati può ancora essere. In Cina
A quanto pare la Cina ha bloccato Technorati, il motore di ricerca specializzato nei blog. Ne hanno parlato, tra gli altri, Luca Conti, Philip Bailey, Massimo Mantellini, che giustamente auspica che non finisca come con Google.
Sono d'accordo con l'auspicio.
Perché la decisione di Google ha privato i cinesi della speranza di poter un giorno accedere alla conoscenza libera che in precedenza Google stesso testimoniava in rete. Adesso per i cinesi la conoscenza sembra destinata a restare controllata. O almeno Google non è più una speranza concreta.
Non stiamo parlando solo della censura sulle parole vietate. Stiamo parlando della condizione di fondo di un popolo che si sente controllato e che sa che tutto quello che può imparare è frutto di una scelta compiuta da un circolo di potenti. Che tra l'altro cercano di presentare le loro scelte come una sorta di interpretazione del bene e del male. Per esempio, per prassi definiscono ciò che censurano come "cose cattive".
Technorati, Google, Cina
11:21:00 AM
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2006
Luca De Biase.
Last update:
1-05-2006; 14:24:17.
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