Luca De Biase

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An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
a laboratory for the study of broken democracy and creative capitalism.
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Carlo Felice Dalla Pasqua

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Giovedì, 8 giugno 2006

Beh, oggi di umanesimo si è parlato poco... Ma in fondo vi si è alluso tanto... Ed è stato divertente. Per lo meno per i relatori :-)

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Cambi di opinione: Google, la Cina, il governo americano

Noi c'abbiamo Tavaroli e i buchi bestiali nella privacy che stiamo scoprendo giorno dopo giorno. La Cina e gli Stati Uniti hanno i loro punti di vista sul diritto delle persone a pensare, dire, comunicare, scambiare, idee e informazioni. Google, poi, si trova in mezzo in quasi tutto. E il suo co-fondatore, Sergey Brin, dice che sta cambiando le sue opinioni in materia. Ecco il pezzo uscito sul sito di Wired in proposito.

I principi di Google sono importanti. Non faremo del male, dicevano. Per i cinesi era un miraggio di libertà d'informazione. Poi è diventato un motore come tutti gli altri. Concorde con il governo cinese nella lotta alla libertà di informazione. E forse tentato molto di peggio, visto che anche Yahoo! aveva - pare - ceduto alle richieste del governo cinese e aveva dato una mano a cercare attivamente i dissidenti.

Adesso Brin dice che forse si sono sbagliati. E che sarebbe ora di tornare ai principi fondatori della sua azienda. Che poi sono quelli democratici.

Intanto, in una democrazia come gli Stati Uniti, Brin resiste alle richieste del governo: e non vuole anche in America dare una mano a cercare attivamente i dissidenti... mutatis mudandis...

Mi pare giusto. Forza Brin: cambiare idea talvolta dimostra un'intelligenza superiore a quella di chi non la cambia mai.

Intanto, noi c'abbiamo Tavaroli. Il tema della sicurezza in Italia non è più necessariamente la lotta dei buoni esperti di sicurezza contro i cattivi cracker. Il videogioco è passato al prossimo livello, nel quale non si sa chi siano i buoni e i cattivi.

Ma la sorveglianza avanza e la rete deve difendersi. Che la vogliano governi buoni o cattivi, che la vogliano intelligence ufficiali o sommerse, la sorveglianza è potere, ricchezza e paura. La rete è un'opportunità e una tentazione. La nostra consapevolezza sulla necessità di non cedere di un passo è decisiva.

A proposito: tra poco parto per il convegno sull'Umanesimo digitale...

sorveglianza Google Brin

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