Luca De Biase

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An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
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Venerdì, 26 ottobre 2007

Mi sembra ieri...

Mi sembra ieri che ero a Roma a conoscere gente incredibilmente interessante al convegno World Going Digital sui contenuti digitali (con l'occasione ho incontrato con gioia Mario Mariani). E invece era quasi una settimana fa. In questi giorni è successo di tutto. Ho incontrato alcuni dirigenti del gruppo Espresso che mi hanno raccontato come evolve la loro radio su internet. E alcuni dirigenti del Sole che hanno accettato e appoggiato un nuovo progetto: NòvaLab. Nel frattempo abbiamo fatto il numero di ieri di Nòva, con la solita bella banda e la speciale partecipazione di Massimo Mantellini, David Weinberger e Paolo Valdemarin che hanno dato vita a una storia di copertina sul web 2.0 definita "appassionante" dal direttore del Sole, Ferruccio de Bortoli (ne sono orgoglioso per loro). Ho incontrato il mitico Francesco Caio: uno che capisce. He gets it. Eccome. Poi sono andato alla Rai a registrare un intervento che esce domani alla radio sulla storia del disegno di legge sull'editoria (grazie a tutti quelli che hanno commentato il post in proposito; mi hanno indirizzato e incoraggiato non poco per quell'intevento). Ho avuto il grande piacere di incontrare Mauro Del Rio: mi ha parlato un sacco, tra l'altro, di quanto apprezza l'essenza di FaceBook (e mi ha consigliato Happier, un libro che esce tra poco anche in Italia). Ho dato una mano per un corso in dvd sul marketing nel web. E sono venuto a Udine per la finale locale della Start Cup. Fortissimi gli udinesi: su quattro edizioni ne hanno vinte tre. Si impara in queste occasioni. Per esempio ho visto la pianta che hanno importato e che coltivano da queste parti con la quale hanno inventato un sistema per fare combustibile per il riscaldamento. E poi c'era il bravissimo Luca Chittaro (progetti per articoli sull'interazione uomo-macchina). Sono contentissimo di averlo conosciuto di persona.

Non so se serve un riassunto come questo di una settimana vagamente esagerata... Mi accorgo che tutto insieme sembra un cumulo di cose sparpagliate.

Ma una cosa non ho fatto: quando ho incontrato il rettore di Udine, Furio Honsell, gli ho parlato del libro che ho scritto (esce per Feltrinelli a metà novembre) ma non gli ho chiesto se mi aiuta a promuoverlo... (già, mi avevano consigliato di farlo perché lui conosce bene Fabio Fazio; ma che ci posso fare, mi sono schernito: che cosa vuoi che gliene importi a lui...). Confesso: non sono per niente capace di fare il marketing delle mie cose. E questa confessione è forse la concessione al personale più sfacciata che mi sono permesso in molti anni...

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