Luca De Biase
An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
a laboratory for the study of broken democracy and creative capitalism.
Plus news about media and cultures.



Global Voices

Creative Commons License

Scrivimi

Subscribe to "Luca De Biase" in Radio UserLand.

Click to see the XML version of this web page.

Click here to send an email to the editor of this weblog.

 

 

Venerdì, 23 dicembre 2005
 

Diritto d'autore, tra Condorcet e Diderot... Il dibattito in Francia e le prospettive per noi. Con un insegnamento immediato: quando i politici italiani discutono di diritto d'autore, non citano gli illuministi francesi. Perché? Forse perché sono francesi. O forse perché non li conoscono... Di sicuro si perdono l'occasione di fare tesoro dei pensieri già sviluppati in passato e di ripartire da quelli per andare avanti.

4:36:51 PM    comment [];

La Microsoft e le regole... Tra pirateria del software e antitrust europea.

11:20:23 AM    comment [];

Nòva24 racconta storie di musica e pubblicità...

Lo so che lo avete già letto, su Nòva24... Spero... :-)


MUSICA

Max Pezzali: «Il vero problema è che le label non hanno capito il momento di grande evoluzione che la musica stava attraversando e invece di cavalcare l'onda multimediale, sono state costrette a una tardiva rincorsa. Oggi il treno è perso e lo scettro ceduto alla Apple, all'elettronica di consumo e alle telecomunicazioni».

Enrico Silvestrin: «Le label sono fondamentali ma in Italia non funzionano, non fanno scouting, investono su un formato desueto e defunto come il cd».

Riccardo Vitanza: «I grossi artisti ormai lavorano in autonomia. Hanno loro società di produzione artistica e gestiscono gli album dalla registrazione al layout della copertina. Il ruolo della casa discografica è limitato a marketing e distribuzione».

La musica è il laboratorio dell'economia digitale. E quello che sta succedendo non è il finale della storia. È l'inizio... Queste dichiarazioni, raccolte da Cristina Tagliabue, lo dimostrano.

PUBBLICITA'

Intanto, la pubblicità su Google in Italia è più di quella che le statistiche sembrano in qualche modo costrette a registrare. Se si guarda ai fatti come ha fatto Giuseppe Caravita, si scopre che in Italia ci deve essere anche un ricorso sommerso alla pubblicità online. Intanto, Fulvio Zendrini racconta che alla Piaggio, dove guida il settore della comunicazione, stanno triplicando il budget destinato a iniziative pubblicitarie legate a internet. E Paolo Valdemarin racconta la storia della million dollar page... Una trovata che sembra alla portata di tutti noi, ma che può venire in mente a una sola persona, una sola volta...

La pubblicità online è decollata. Cambia le regole del gioco. Per Zendrini dovrebbe far paura ai giornali e alla tivvù. In ogni caso, rimescola le carte. Carte che hanno finora tenuto l'Italia in scacco da molti punti di vista. Ma non solo: hanno contribuito all'infelicità degli italiani. La pubblicità tradizionale è fatta per alimentare desideri infiniti: l'economia attuale non li può e non li vuole soddisfare. Vuole desideri armonici, fiducia ragionevole e non ottimismo artificiale, vuole risorse (lavoro, materie prime, sistemi produttivi) rispettosi dell'ambiente e del tempo delle persone.     


12:52:42 AM    comment [];


Click here to visit the Radio UserLand website. © Copyright 2006 Luca De Biase.
Last update: 1-01-2006; 12:43:17.
This theme is based on the SoundWaves (blue) Manila theme.
LIBRO ONLINE
ECONOMIA E BLOG

Lì dentro ci trovi
un anno di lavoro.
Ed è solo l'inizio...




Politica e blog
Politica e scienza
Retorica catastrofica
Economia nuova
Scienza e paura
Informazione o comunicazione


Dicembre 2005
Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
Nov   Gen