To Hong Kong
Tomorrow I go to Hong Kong. It will be an other move in a special trip that I had in the Chinese world: from the first Chinese restaurant in Oxford, with my father, in 1968; to San Francisco's chinatown, in 1972, and then to Singapore, Malacca, Taipei, Shanghai...
Chinese are much more a network than many other people. They sort of feel as it's a good idea to build colonies all over the world. Paradoxically, starting from their own country. It can be interesting to see it in Hong Kong: I go to the British colony, which is now colonized by the new China. Here is an account about all this in Italian.
Vado a Hong Kong
Ecco come ci arrivo.
Cioè: come ci arrivo culturalmente. Perché per arrivarci ci arrivo in uno splendido aereo che parte da Roma. A proposito: mi dicono che tutti i collegamenti aerei con la Cina sono superprenotati in questo periodo. L'ultima volta, tornando da Taipei, il volo era pieno di veneti. Il boom cinese non è soltanto l'aumento delle importazioni di prodotti tessili. È molto, molto di più. Anche per noi. (E se non ci pensiamo con profondità, continueremo a goderci la nostra radiosa recessione...).
9:48:15 AM
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