John Bickle e Sean Keating scrivono un bel pezzo sulla relazione tra il funzionamento del cervello e l’orientamento fondamentale degli esseri umani a raccontare. Siamo le nostre narrazioni, si dice. Ma secondo il neuroscienziato Michael Cazzaniga lo siamo anche per le caratteristiche del modo in cui i neuroni della parte sinistra del cervello mettono in fila gli argomenti, formano ipotesi...
Archivio - novembre 2010
Tutto vagamente precario nell’informazione sulla scienza, si direbbe sentendo gli interventi al convegno Mappe di Trieste. Una precarietà di sistema, epistemologica, economica, mediatica, editoriale e professionale. E nello stesso tempo una grande diffusa passione per un tema e un insieme di mestieri che evidentemente è una cifra di questa nostra epoca. La domanda di informazione...
E dunque come anticipato, ecco Amazon.it. Con il 30% di sconto sui libri. Ce ne sono 400mila italiani a catalogo, 100mila già disponibili. Ho visto Diego Piacentini. Poi ne scrivo sul Sole. (Ieri, in Inghilterra, un po’ di proteste sulla versione locale di Amazon: un insieme limitato di offerte speciali; molti se le sono accaparrate, quelli che sono rimasti a bocca asciutta si sono...
Secondo una ricerca di Miratech, la lettura sull’iPad è più veloce di quella sulla carta, ma garantisce una minore memorizzazione delle informazioni. (Via Giornalaio)
Nella pubblicità ci sono tante cose da innovare. Due tipi di mercato: la costruzione di mondi per i brand, la segnalazione di occasioni di acquisto. Tre dimensioni del business: agenzie creative, centri media, concessionarie. Varie piattaforme. La costruzione di mondi avviene raccontando storie che attraversano i media. Cerca di emozionare. Costa quanto riesce a costare: martellando con slogan...
L’entusiasmo di Murdoch per il suo nuovo giornale nazionale elettronico americano, The Daily, che si potrà leggere solo comprandolo sull’iPad è motivato o no? (Nytimes) Il ragionamento di Murdoch è semplice, come al solito. Nel mondo web è complicato far passare a pagamento un sito giornalistico al quale i lettori sono abituati ad accedere gratis. Ma nel mondo iPad le persone sono...
Ian Bremmer, autore di The End of the Free Market, fa parte del gruppo dei pensatori post liberisti, pragmatici, attenti alla complessità. Scrive su Foreign Affairs della relazione tra democrazia e internet. Sostenendo che la rete serve a rafforzare sia le forze favorevoli alla crescita delle democrazie sia i poteri dell’autoritarismo. Il concetto è ormai quasi convenzionale, dopo lo...
Stefano Quintarelli ha commentato il mio post sulla qualità della crescita con un contributo importante: si può assolutamente dare il caso di crescita senza consumo di risorse ambientali per esempio quando la crescita viene dal settore del software. Il che rafforza quanto qui si diceva a favore della possibilità e forse la necessità che ci sia insieme crescita e miglioramento della qualità della...
Nove ragazzi su dieci tra i 15 e i 19 anni usano i computer e in genere internet. Sette su dieci tra gli 11 e i 14 anni leggono. Tutto questo in aumento. Notizie importanti sull’annuario Istat. (Repubblica)
C’è un equivoco talvolta nel dibattito che riguarda il nuovo paradigma economico che emerge dalle discussioni su temi legati alla condizione post-industriale, all’economia della conoscenza, all’economia della felicità. L’equivoco deriva dalla pars destruens di quelle analisi. Di solito la critica dell’economia tradizionale parte dalla discussione del Pil come...