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Morozov e Shirky

Evgeny Morozov e Clay Shirky si confrontano su Edge intorno alle conseguenze liberatorie e illiberali di internet. Morozov è convinto che gli utopisti della rete ne sovrastimano le capacità rivoluzionarie mentre Shirky considera la rete un grande mezzo di coordinamento di gruppi di persone che altrimenti non sarebbero coordinate. E’ un pezzo fantastico. Anche per come i due grandi intellettuali riescono a evitare la polemica e a condurre il loro discorso verso qualcosa di costruttivo. Il dialogo induce a concludere che sebbene la rete sia contemporaneamente un’opportunità per i...

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Tracce per la storia

Alessandro Lanni riprende e critica alcune considerazioni scritte a margine del convegno organizzato al Politecnico di Torino dedicato alla documentazione sulla quale lavoreranno gli storici del futuro per studiare la nostra società. E mette in luce un’ambiguità che va sciolta. Si domanda Lanni se sia sensato immaginare letteralmente di lasciare ai posteri i documenti che serviranno a studiare la nostra società. E’ l’ambiguità sulla quale gioca il convegno, ma non ci si deve perdere in quell’ambiguità. Perché, appunto, «il presente spiega il passato», diceva Fernand...

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Storia d’Europa

Un sito per la raccolta e diffusione di materiale per la costruzione di una storia d’Europa di grande valore: Ena.lu. Siamo di fronte alla necessità di interpretare noi stessi, la nostra prospettiva, il rapporto tra passato-presente-futuro. Abbiamo bisogno della “scienza del contesto”, come definisce la storia Tommaso Detti. E abbiamo bisogno della “scienza delle conseguenze”. Abbiamo bisogno di una conoscenza basata su una metodologia condivisa che mantenga accesa la luce della ragione in un contesto di disattenzione, manipolazione, illusione. La storia è una...

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Obiettività debole, fanatismo forte

Un argomento da approfondire: la Cnn perde audience, Msnbc e Fox vincono. L’analisi di Ross Douthat verte sull’idea, più o meno, che la Cnn perde perché punta su una fredda obiettività, mentre le altre tv sono più accese nel sostenere opinioni e visioni del mondo. C’è evidentemente qualcosa da imparare da tutto questo. E ne dovremo riparlare. In effetti, l’obiettività ha più a che fare con la ricerca dei fatti che con la tifoseria delle opinioni. E’ più razionale che emotiva. Finisce per avere uno stile più freddo. E rischia di perdere contro le tifoserie di ogni...

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Storia di domani

Noi cerchiamo nelle grandi tendenze e nei piccoli indizi, le tracce del nostro futuro. Siamo ricercatori che pensano alla storia che emergerà come conseguenza di quello che facciamo oggi. Ma tra qualche decennio, gli storici a loro volta cercheranno di ricostruire perché la loro società sarà come sarà, anche ritrovando le tracce della vicenda umana di questa nostra epoca. È la visione di una connessione impossibile tra il presente e il futuro. In realtà, è il nostro bisogno di immaginarci in una prospettiva di lunga durata. Che vada oltre noi stessi. Ebbene, se ci saranno degli storici, nel...

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La complessità abbattuta dalla semplicità

Clay Shirky propone una visione della transizione nel sistema dei media. La fine dei sistemi complessi del passato prelude all’avvento di nuovi, futuri sistemi complessi. Ma la transizione avviene attraverso azioni semplici. L’idea è suggestiva. Proprio perché tutti coloro che tentano di agire oggi in vista della costruzione di un nuovo sistema mediatico e si danno il compito di operare tenendo conto in toto della complessità della mediasfera finiscono col bloccarsi. Meglio agire su progetti specifici. E lasciare che la complessità cresca intorno alle (poche) idee che...

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Critica della ragione gratuita

Da GG una discussione critica sul dono, le relazioni, la costruzione del valore sociale. Il dono non è gratuito, nel senso che è comunque uno scambio: non monetario ma sociale. Costruisce relazione, come diceva Marcel Mauss. E come fanno notare Marco Aime e Anna Cossetta in Il dono al tempo di Internet (Einaudi, pp. 121, euro 10). Ne parla Marco Belpoliti. E ne parlava, come appunto segnala GG, Patrick Laviolette, in The Dark Side of the Gift segnalando il lavoro di Jean-Sébastien Marcoux: Escaping the Gift Economy. Da ricordare, il magnifico pezzo pubblicato su Nòva da Fabio Bonifacci. (cfr...

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La vittoria del presente

Nel pieno della crisi, gli italiani che hanno votato hanno votato in maggioranza per la soluzione immediata. Non per il lamento rivolto al passato, non per l’ideologia: hanno votato per chi appare in grado di dare risposte subito. Il che paradossalmente impone di pensare al futuro. Ci sono anni senza elezioni davanti. È ora di tracciare una prospettiva. E attenzione: ci penseranno sia a destra che a sinistra. Chi sarà il più convincente? Vinceranno gli sceneggiatori della fiction al potere? Vinceranno i gestori delle poltrone locali e nazionali? O vincerà chi davvero sarà capace di...

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Il bello degli americani

Il bello della cultura prevalente negli Stati Uniti è che tende a prendere un problema e trovaer la soluzione. Poi la digerisce e se ne esce con una serie di consigli pratici. Tipo: che cosa fare se sei infelice al lavoro? Da Harvard la soluzione:– prendi coscienza di quello che puoi cambiare e quello che non puoi cambiare– assumiti la responsabilità di fare qualcosa per cambiare la situazione– concentrati sul tirar fuori il positivo da una situazione negativa – non convincerti che niente può cambiare– non consentire ai pensieri negativi di guidarti– non...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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