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Clayton Christensen

Clayton Christensen è morto il 23 gennaio 2020, a 67 anni, per un cancro. L’economista che ha inventato il termine “disruptive innovation” e che ancora si fatica a tradurre in italiano, ha avuto un’influenza enorme sugli studi di management e sulla coscienza dell’occidente. Harvard Business Review gli dedica una pagina con tutti i link agli articoli essenziali: The Essential Clayton Christensen Articles Ci sono alcuni capisaldi: Disruptive Technologies: Catching the Wave 1995 Skate to Where the Money Will Be 2001 Innovation Killers: How Financial Tools Destroy...

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L’arte di vivere. Salute, felicità e cultura sono collegate

Chi frequenta i musei ha più probabilità di vivere a lungo: sono fenomeni correlati. Ci sono anche teorie importanti che consentono di ipotizzare una sorta di rapporto causale, o per lo meno abilitante: nel senso che mantenere la mente ricca di stimoli di valore culturale alimenta la capacità di vivere bene e a lungo. È il risultato di uno studio pubblicato su BMJ su un campione significativo di popolazione seguito per oltre 14 anni. Lo studio si intitola: The art of life and death: 14 year follow-up analyses of associations between arts engagement and mortality in the English Longitudinal...

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Media civici. Ci si può lavorare

Per Ethan Zuckerman, fondatore del centro per i media civici al Media Lab dell’Mit, ha spiegato a Milano Partecipa che non esiste ancora una valutazione scientifica dell’impatto della disinformazione in rete ha avuto sulle elezioni americane del 2016. Ha rilanciato l’idea che i social network siano una sorta di “porta posteriore” (linguaggio hacker che definisce i punti di accesso ai computer che si vogliono esplorare senza il permesso del proprietario) che si può usare per entrare nei media tradizionali e modificarne l’agenda. E mostrando la differenza dei...

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Il neo-liberismo era non-liberismo. Il nuovo paradigma da definire. Appunti a valle del Festival della Tecnologia di Torino

Dopo il Festival della Tecnologia, ecco alcuni appunti su una delle questioni sistemiche tra quelle evocate nel corso della riuscita manifestazione torinese. Il rapporto tra il sistema di incentivi del vecchio paradigma neo-liberista ancora imperante e le possibilità di emersione di un nuovo paradigma. Solo appunti. Gli occidentali si sono organizzati per almeno 40 anni intorno alla convinzione che il sistema propugnato dal neo-liberismo fosse quello che otteneva i migliori risultati economici possibili e che poteva mantenere la promessa di un progresso sociale e civile duraturo e giusto...

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L’innovazione di senso. Al Festival della Tecnologia di Torino

Joseph Stiglitz ha ottenuto il premio Nobel per l’economia nel 2001 anche per aver dimostrato le conseguenze dell’asimmetrica distribuzione delle informazioni. Tra l’altro, questa asimmetria comporta che il mercato non funziona come previsto dalla teoria generale dell’equilibrio economico, quella secondo la quale in condizioni di concorrenza perfetta si assiste alla migliore allocazione delle risorse possibile. In effetti, la teoria dell’equilibrio economico generale si basa su alcune condizioni incredibili, come quella che suppone che tutti gli operatori siano perfettamente informati...

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Ottimisti sui robot: italiani per Doxa e Aidp

Ecco il comunicato stampa sulla ricerca di Doxa e Aidp intorno alla relazione tra automazione e lavoro. Robot, Intelligenza artificiale e lavoro: prevale l’ottimismo. Per l’89% degli italiani non potranno mai sostituire l’uomo, ma il 70% teme che porterà alla perdita di migliaia di posti di lavoro. Coloro che già utilizzano le nuove tecnologie sono i più ottimisti rispetto a chi le conosce meno. Ecco i risultati del secondo rapporto AIDP-LABLAW 2019 a cura di Doxa su Robot, Intelligenza artificiale e lavoro in Italia. Roma, 29 ottobre 2019 – Per il 94% del campione l’utilizzo dei robot e...

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Orgoglio pubblico: è possibile

Grazie all’Istituto italiano di cultura a Bruxelles, una discussione sul “Public pride” con Maria Savona dell’università del Sussex e Maarten Goos dell’università di Utrecht. Nessuna idea di tornare a una sorta di statalismo ma chiaramente un pensiero del ruolo pubblico rinnovato, orientato agli incentivi, alle regolamentazioni, alla costruzione di nuove soluzioni per l’inclusione sociale, la redistribuzione delle risorse, l’accesso alla cultura e all’istruzione: il tutto per guidare un sistema complesso come quello dell’economia contemporanea. Il fallimento del mercato...

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Trivium reloaded

Nel Medioevo, il trivium era la prima parte dello studio delle arti liberali e preparava gli studenti in tre materie: grammatica, logica e retorica. La profondità del pensiero disciplinare di questa parte del curriculum è testimoniata dalla sua perdurante capacità di fascinazione. In effetti, in quest’epoca di comunicazione, il trivium resta un pensiero generativo. Basta pensare a come potrebbe essere ridefinito (i link puntano ad approfondimenti laterali): 1. Grammatica, le strutture del linguaggio compreso quello delle macchine sulle quali si scambiano le informazioni (Media ecology...

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Il lavoro del futuro. Il corso

Dal 25 ottobre parte un nuovo corso alla Liuc. E’ dedicato al lavoro del futuro. Ecco il link (l’orario della prima lezione è corretto, il resto arriverà). Ecco qui sotto il syllabus: IL LAVORO DEL FUTURO Descrizione del corso L’economia affronta una nuova grande trasformazione sulla scorta dei tre motori del cambiamento: l’innovazione tecnologica, la globalizzazione e la ricerca della sostenibilità. In questo quadro, il modo di lavorare e la concezione stessa del lavoro possono cambiare. In questo corso di 16 ore si cercano i fatti di oggi che aprono finestre importanti sul...

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Fake quotes. Hai trovato una citazione online e vuoi sapere se è giusta…

In un contesto di incertezza sulla qualità dell’informazione in rete, le citazioni meritano un capitolo a parte. Si cerca di fare bella figura citando una frase intelligente detta da una persona intelligente, magari senza stare troppo ad ammettere di non aver letto il libro dal quale sarebbe tratta: ma se poi si scopre che la citazione era sbagliata, la bella figura si traduce nel suo contrario. Ho sentito molte persone dire che Marshall McLuhan ha detto: “diamo una forma alle nostre tecnologie, poi quelle tecnologie danno una forma a noi stessi”. Una grande intuizione sulla...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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