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Mobile neutralità balcanica

Non c’è net neutrality nelle reti internet mobili. Le compagnie possono fare molto per governare il traffico e sapere ogni cosa dei loro utenti quando navigano in rete con il cellulare intelligente. La polemica su questo è antica e altrettanto sopita. (Per esempio, le autorità e le compagnie americane nel parlavano l’anno scorso). Questo consente tra l’altro patti particolari tra i venditori di telefonini e le compagnie, che limitano l’utilizzo dei cellulari se le compagnie non sono d’accordo con funzioni come la voip su rete mobile o altro. Di conseguenza...

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Sentenza Google: come previsto…

Google come si ricorderà è stata condannata dal tribunale di Milano. E oggi sono uscite le motivazioni della sentenza. Che come si era capito erano tutte concentrate sul fatto che Google avrebbe dovuto – e non l’ha fatto in modo vagamente doloso – avvertire con molta più decisione e attenzione gli utenti dei loro obblighi nei confronti della privacy altrui.
Dunque non c’è nessun obbligo di controllo da parte delle piattaforme sui contenuti immessi in rete dagli utenti. Ma le piattaforme devono assicurarsi in ogni modo che gli utenti conoscano le regole. (Scorza).

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Anche i telefonici contro Google

Dice il Financial Times che tre delle maggiori compagnie telefoniche europee (Telefonica, France Télécom, Deutsche Telekom) lamentano che Google le sta trasformando in semplici portatori di traffico e che si tiene tutto il valore aggiunto senza pagare… Roba vecchia. Cui le compagnie non troveranno risposta andando a fare lamentose lobby a Bruxelles. Ma lavorando per aumentare il valore aggiunto dei loro servizi, fondamentali per internet e che crescono se cresce internet (non se viene soffocata da tariffe poco lineari). Imho.

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Capitale di Facebook

Secondo una recente stima il 125% degli abitanti di Washington DC sono su Facebook. Il commento degli statistici è semplice: c’è un sacco di gente che non abita nella capitale degli Usa ma dichiara di vivere a Washington nel suo profilo di Facebook. (In una nota dell’articolo di Mashable)

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Ingiusta legge ma legge

Il papa conosce una legge superiore a quella dello stato italiano. E invita a rifiutare la legge dello stato italiano quando è ingiusta, cioè in contrasto con la sua legge superiore. Il problema è che definire ciò che è “giusto” soprattutto quando è in contrasto con una legge esistente è del tutto legittimo se prelude a una richiesta di modifica legislativa. Se invece prelude a un insieme di azioni che sono in contrasto con la legge diventa piuttosto pericoloso. L’Italia è già piena di gente che fa quello che ritiene giusto, anche in contrasto con la legge. Mentre abbiamo...

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Psicopatia al potere

La psicopatia è un “disturbo antisociale della personalità”. Via Raj Patel, si legge che l’Associazione americana di psichiatria definisce gli psicopatici come coloro che presentano almeno tre dei seguenti sette sintomi: 1. Rifiuto di conformarsi alle consuetudini sociali riguardo al rispetto delle leggi2. Disonestà, come indicato dalle ripetute menzogne3. Impulsività o incapacità di pianificare in anticipo4. Irritabilità o aggressività5. Noncuranza sconsiderata della sicurezza propria o altrui6. Continua irresponsabilità7. Mancanza di rimorso. Si ha l’impressione che...

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Che gli dico? Domani su Google in Cina…

Domani all’Ispi, una discussione su Google e Cina… Questo era il mio commento a caldo, sul Sole: Il caso Google in Cina è un piccolo buco della serratura attraverso il quale si può sbirciare in una nuova dimensione geopolitica nella quale le regole sono ignote, i rapporti di forza sono tutti da valutare e i confini tra pace e guerra appaiono confusi. A leggere le cronache del confronto tra il governo cinese e l’azienda fondata da Sergey Brin e Larry Page vien voglia di chiedersi: chi sta vincendo? Ma nessuna risposta può essere soddisfacente fintantoché non si stabilisce...

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La vittoria del presente

Nel pieno della crisi, gli italiani che hanno votato hanno votato in maggioranza per la soluzione immediata. Non per il lamento rivolto al passato, non per l’ideologia: hanno votato per chi appare in grado di dare risposte subito. Il che paradossalmente impone di pensare al futuro. Ci sono anni senza elezioni davanti. È ora di tracciare una prospettiva. E attenzione: ci penseranno sia a destra che a sinistra. Chi sarà il più convincente? Vinceranno gli sceneggiatori della fiction al potere? Vinceranno i gestori delle poltrone locali e nazionali? O vincerà chi davvero sarà capace di...

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Un paese generalista

L’audience elettorale è in calo, ma lo share dei programmi principali si polarizza. La Lega è uguale per tutti. Ma la Lombardia è più uguale degli altri. Il paese normale risponde poco all’utopista che l’ha auspicato. Mentre apprezza l’unico che l’ha sfidato in casa senza se e senza ma. I programmi di nicchia fanno bene a chi non li ha. Il resto è tradizione.

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La campanella della reputazione

Michael Arrington scrive un post sulla fine della reputazione. Non si può fermare, dice, la quantità di post che parlano male delle persone o che pubblicano foto, video o testi diffamatori o semplicemente critici verso gli altri. E quando quei post sono pubblicati, sono destinati a restare per sempre online. Arrington è convinto che stia addirittura per nascere un servizio dedicato alla demolizione della reputazione altrui. Resistance is futile. È un’opinione che assomiglia a quella espressa più volte da molti autorevoli osservatori, da Scott McNealy a Erick Schmidt, sulla...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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