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Buzz con grano di sale

Chi accetta di partecipare ai social network deve sapere che alle piattaforme non importa molto della privacy, o meglio della libertà di parola e di silenzio degli utenti. Il capo di Google, Eric Schmidt, lo ha detto abbastanza chiaramente. Facebook ha cambiato le regole della privacy in modo che ha indotto molti utenti a trasformare in informazioni pubbliche quelle che in precedenza erano riservate agli amici. (Se le parlava qui).  Se vogliamo scegliere che cosa portare nella dimensione pubblica e che cosa tenere nella dimensione privata dobbiamo pensarci noi. In generale, le...

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La neolingua del pollaio

Basta trasmissioni-pollaio ma solo durante la campagna elettorale, dice il governo. E anche Pierluigi Battista si indigna sul Corriere: per l’uso spietato della neolingua orwelliana con la quale si proclama il contrario di ciò che si fa. È particolarmente intricato il ragionamento retrostante. Anche perché nel pollaio vincono i galli e non quelli che vogliono approfondire: vince la neolingua e non la ricerca dell’informazione. Quindi i neolinguisti dovrebbero privilegiare i pollai, non chiuderli. Se lo fanno è però perché sono più avanti e stanno già scrivendo la nuova...

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What’s the Buzz

E quindi ecco Buzz. Per costruire conversazioni a partire dalle reti sociali che si coltivano già in Gmail, connettendo quelle che si tengono via Twitter e condividendo i contenuti pubblicati già su Flickr, YouTube, Picasa, ecc, anche in base a soluzioni viste su Wave. NyTimes. Tutti cercano di tenere la palla in questa partita. Costellata di invasioni di campo, cambiamenti delle regole, obiettivi nascosti che emergono solo dopo un po’. Sembra ci sia un po’ di confusione strategica. Ma il fatto è che le categorie tecnologiche di cui stiamo parlando non sono stabili, i loro confini...

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Un tanto al post

Marco commenta la vicenda del ragazzo che si è fatto pagare per un post. Ampia discussione anche su Facebook. Il tema merita anche una chiosa laterale.  Il problema, secondo me, non è di questo o quel ragazzino. Che di per se fa più che altro tristezza. Casomai è di questa o di quell’azienda che pensa alle recensioni come fossero pubblicità e accetta di pagare. Ma fa pensare anche la diffusa pratica di creare strumentalmente interpretazoini banalizzanti sul mondo internettaro. Tipo la concezione dei “nativi digitali” come categoria culturale indipendente...

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Taglio alto

Federica Sgaggio, giornalista dell’Arena, spiega perché ha deciso di aprire un blog. Sente il peso di un’evoluzione editoriale che tende a cambiare il lavoro dei giornalisti escludendoli progressivamente dal mondo degli intellettuali. Paradossalmente, dice Sgaggio, una giornalista che voglia far sentire la sua voce deve aprire un blog. Il suo si chiama: due colonne taglio basso. Suona come la risposta del caporedattore alla proposta del redattore (e il redattore pensa, in silenzio: “non vogliono dare importanza alla notizia”). La storia di Federica segnala una tendenza...

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BookBlogging – SCIENZA E MEDIA – Greco e Pitrelli

Pietro Greco e Nico Pitrelli hanno un scritto un libro concreto e sostanzioso su una delle frontiere più problematiche e affascinanti dell’informazione. Il rapporto tra giornalismo e scienza è uno dei luoghi della produzione mediatica dove appare più evidente la contraddizione tra velocità e affidabilità, tra comunicazione e informazione, tra ricerca giornalistica e promozione della ricerca scientifica. Greco e Pitrelli sono riusciti a dare il senso della complessità della situazione senza assecondare i preconcetti diffusi. Ricostruendo la storia dei rapporti tra giornali e scienza. E...

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Libri e commenti

Commenti sulla vicenda Amazon MacMilla. Amazon non ne esce bene. Ed è importante.
Intanto, commenti su: iPad, Blogopalla, Numeri dei video, Customer service, multitasking.

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Facebook contro Gmail

Dice Arrington che Facebook sta studiando un Gmail-killer. Potrebbe essere l’ennesima web mail? Non credo. Potrebbe essere un tentativo per mandare mail a partire dai messaggini di Facebook, ma occorrerebbe anche un miglioramento dell’interfaccia che per ora è piuttosto arcaica. Non credo che possa essere anche l’apertura a ricevere messaggi mail sulla casella di Facebook (a meno di aprire ancora più i setting dell’account e lasciar perdere ogni traccia residua di privacy).

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Chi ha ucciso la riforma finanziaria

Robert Reich scrive per Salon un pezzo significativo. Che mostra come la politica americana sia impotente di fronte alla volontà della lobby di Wall Street sulla riforma finanziaria. Ma che cosa manca alla politica per poter agire? Non il potere, in apparenza. Ma l’idea di come usarlo. La lobby iperfinanziaria è capace di pagare i politici, suggerire opinioni, creare un contesto favorevole a certe opinioni, impaurire i contrari, far apparire “fuori dal mondo” e “non concrete” le idee divese. Negli ultimi trent’anni si è trovata a cavalcare una traformazione...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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