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Edicola italiana è una sfida che gli editori lanciano a sé stessi

Edicola italiana è una sfida che gli editori lanciano a sé stessi. Funzionerà soprattutto se gli editori riusciranno a comprenderne le potenzialità innovative nel vasto e poco esplorato mondo della vendita di strumenti di informazione online. Funzionerà se ci si metterà la testa, se si cureranno gli elementi specifici di quel contesto. Esempi? A prima vista: la possibilità di nuovi bundle e di sciogliere vecchi bundle. La possibilità di innovare l’architettura dei mondi di senso che le testate incarnano. La possibilità di creare strutture di prezzo innovative. Vedremo.

Comunicato:

Sarà attiva da oggi EDICOLA ITALIANA, la piattaforma per comprare, leggere e abbonarsi a quotidiani e magazine su Tablet, PC e smartphone. L’iniziativa vede collaborare i più importanti editori, riuniti nel Consorzio Edicola Italiana, e la startup innovativa Premium Store.

Su www.edicolaitaliana.it sono in vendita oltre 60 fra quotidiani (nazionali e locali) e periodici in versione digitale. Gli utenti possono leggere gratuitamente la copia digitale del proprio quotidiano con la promozione PROVA PER 7 GIORNI e accedere in maniera illimitata ai mensili e ai settimanali attraverso gli abbonamenti ALL YOU CAN READ. Grazie all’esclusiva ricerca full text di EDICOLA ITALIANA si possono cercare argomenti o nomi in tutti gli articoli all’interno della piattaforma

EDICOLA ITALIANA nasce per volontà del Consorzio Edicola Italiana, costituito da Caltagirone Editore, Gruppo 24 ORE, Gruppo Editoriale L’Espresso, La Stampa – ITEDI, Gruppo Mondadori e RCS MediaGroup. Per lo sviluppo e la gestione commerciale di EDICOLA ITALIANA, il Consorzio ha scelto in esclusiva la startup innovativa Premium Store, controllata dall’incubatore Digital Magics (che nel maggio scorso ha finanziato l’iniziativa con 1 milione di Euro) e da importanti imprenditori e investitori italiani.

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  • Interessante iniziativa questa di EDICOLA ITALIANA .. se ne parla da almeno 10 anni (e in Francia da tempo c’è Kiosque)

    Il tema più convincente è il bundle “all you can read”, per il momento purtroppo riservato a soli settimanali / mensili .

    Sarei curioso di capire il modello di business (in termini di ripartizioni dei ricavi) se mutuato dalla pay tv come sarebbe ovvio fare (un tot a canale in funzione del numero totale di abbonati)

    Mi convince invece poco il forzoso abbinamento su scala “regionale”, di cui non capisco la ragione .. anche perchè se si tratta di costruire un’offerta di prossimità ci sono varie tecnologie che consentono di farlo in modo più soft e meno invasivo.

    Attendo fiducioso che si giunga alla constatazione che il modello pay funzionerà per i quotidiani se e solo se tutti (o la maggior parte) saltano il fosso .. liberando al contempo lo spazio nell’ ADV online agli editori generalisti e verticali che sono digital only.

    Ultimo e non ultimo non mi dimenticherei l’integrazione con una vera e completa offerta ondemand per l’acquisto di copia singola, visto che è possibile farlo su offline (sia in edicola che per gli arretrati) non si capisce perchè (o meglio lo capisco, ma non lo condivido) non sia universalmente adottato anche sul digitale.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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