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Un’inchiesta fantastica sulla sorveglianza a Oslo

Bellissima inchiesta dell’Aftenposten sulla sorveglianza a Oslo. A quanto pare, qualcuno ha piazzato delle false “stazioni base” per le telecomunicazioni piazzate vicino ai palazzi della politica norvegese che erano in grado di intercettare qualunque utilizzo di cellulari nella zona. La rilevanza dell’inchiesta sta nel suo contenuto, nella forma usata per raccontarlo e nella chiara ed esplicita metodologia usata per fare la ricerca. Inoltre, si tratta di una storia che potrebbe aprire la strada a scoprire che lo stesso avviene in molti altri posti.

Secret surveillance detected in Oslo

Norway’s prime minister and members of parliament may be subject to secret surveillance by means of fake mobile base stations in the centre of Oslo.

Investigations made by Norwegian daily Aftenposten during the past weeks have revealed a number of fake base stations on several locations, in and around the Norwegian capital. They were detected around the parliament building Stortinget, near several ministries and the prime minister’s residence in Parkveien.

Conversations and data may be monitored
The fake mobile base stations, known as IMSI-catchers, may be used for listening in on conversations and monitoring all kinds of mobile activity in the areas affected. The person running the equipment may in principle register anyone entering parliament or the government offices. The operator can easily select certain persons for eavesdropping.

L’inchiesta in norvegese e g-tradotta in inglese

Tecnologia per trovare le false stazioni base: progetto basato su Android. Come funziona e quanto costa un IMSI catcher.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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