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La Cina del mercato interno è un po’ più Usa

I prodotti Apple sono dunque banditi dagli acquisti pubblici in Cina per la preoccupazione che vengano usati per spiare (Bloomberg). Di fronte alle pacate proteste americane i cinesi hanno pacatamente risposto che anche gli Usa non ammettono l’importazione di tecnologie per le reti di Huawei per la preoccupazione che vengano usate per spiare. La separazione tra i due mercati sembra destinata ad allargarsi.

Lenovo, che sta recuperando quote negli smartphone, è cresciuta in borsa alla notizia anti-Apple. Lenovo e Huawei stanno aumentando le vendite proprio nel mercato interno. Finora ne ha fatto le spese soprattutto Samsung che non è più prima nel grande mercato cinese. La Cina sta rallentando verso una crescita del 7,5% e come nei piani da lungo tempo annunciati sta tentando di migliorare i consumi interni puntando un po’ meno sulle esportazioni di materiali a basso costo del lavoro. Quindi diventa più un mercato interno importante e un po’ meno una terra di passaggio di idee straniere che si materializzano nelle fabbrice locali per tornare ad essere esportate. Intanto gli Usa tentano di riportare in casa la produzione.

L’Europa farebbe meglio a pensarci a tutto questo. O meglio: certamente in Europa ci pensano, ma non se ne parla abbastanza. Una discussione informata in materia di economie reali internazionali sembrerebbe molto importante in un posto tendenzialmente ombelicale e dominato dagli incubi della finanza pubblica. Imho.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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