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Corte suprema: lo smartphone è parte dell’anatomia umana

La privacy non è destinata al passato. La Corte suprema ha deciso che lo smartphone non può essere perquisito dalla polizia senza mandato. Perché contiene tanti e tali dati personali che una perquisizione senza mandato sarebbe sproporzionata. La ricerca di un equilibrio tra repressione del crimine e privacy deve tener conto del fatto che ormai lo smartphone è come se fosse parte del corpo umano (Nytimes)

Sarebbe interessante essere certi che questo si estenda ai computer (ormai connessi alle stesse cloud dei cellulari). E soprattutto sarebbe interessante scoprire come si possa estendere ai cittadini stranieri che in America – almeno da Bush Jr. in poi – sono considerati esseri umani un po’ meno uguali degli altri.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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