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La differenza tra illegale e illegittimo

A Washington, spiega 60 minutes, è legale che un politico usi a scopo personale il denaro che i privati offrono per le campagne elettorali. Naturalmente non si parla di soldi pubblici. Ma di soldi che chi sostiene i politici dovrebbero, secondo gli americani, essere utilizzati per le campagne elettorali e invece arricchiscono i politici. Si comportano in modo legale ma illegittimo. (In alcuni browser non funziona il video embeddato: qui il link)

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Naturalmente i politici americani non hanno nessuna intenzione di modificare la legge che consente questo comportamento. È un caso eclatante di distanza tra legale e illegittimo.

Uno spirito di questo tipo sembra condurre Grillo. Certo, in Italia molti politici vanno anche contro la legge. Ma se si fermasse a giocare solo su questo punto Grillo potrebbe passare per un populista. Ma il lato originale di Grillo è che coglie anche qualche punto che gli italiani pensano sia illegittimo sebbene sia legale. Finalmente ho visto questa intervista e la riporto.

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Certo, c’è qualcosa di fondamentale che unisce l’illegittimità legale americana, italiana e di qualche altra democrazia. C’è da pensare molto – e fare molto – per arrivare alla necessaria ricostruzione di una democrazia più credibile e legittimata.

È una struttura strategica che va rimessa in modo. E una visione ecologica, energetica, tecnologica dovrebbe essere pienamente e drasticamente parte di questa strategia. Al di là della polemica elettorale che qui non interessa, il discorso di Grillo è nello spirito dei tempi e va preso seriamente. Perché si può far passare per illegittima qualunque cosa con una buona campagna (come ha insegnato il ventennio passato): ma se si coltiva una visione strategica che interpreta davvero l’interesse comune ci si può permettere di spingere l’innovazione normativa in modo più deciso.

Peccato che non si possa arrivare a una sintesi collaborativa maggiore sulla strategia per il paese tra le forze politiche e si debba sempre vedere tutto in modo partitico e interessato.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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