Home » media » La coda grossa della tv
media

La coda grossa della tv

Non è una coda lunga, quella che si osserva su internet, perché in fondo la televisione ha un numero di programmi e canali piuttosto limitato. Ma è una coda grossa. Secondo VivaKi, società di rilevazione del gruppo pubblicitario Publicis, gli ascolti della tv non generalista in Italia in Ottobre sono al 37,5 per cento. La coda grossa era arrivata addirittura al 45,4 per cento in agosto (Prima). Lo strapotere assoluto dei canali generalisti di una volta è diventato un potere relativo. E poiché qui non c’è un Google della situazione, la concentrazione del traffico potrebbe continuare ad appiattirsi per un po’: almeno fino a che qualcuno non riuscirà a pensare la televisione come un elemento del più ampio sistema dei media digitali di rete e a disegnare l’interazione di conseguenza.

(In effetti, probabilmente questo cambiamento è già avviato, ma al di fuori dei canonici sistemi di rilevazione della tv: quanta tv, quanti minuti di tv si vedono ormai sul web, sul mobile, come elemento contenutistico e con la modalità di internazione di internet?).

Commenta

Clicca qui per inserire un commento

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi