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Piccole ipotesi marginali sulla purezza politica

L’idea che la purezza delle idee in politica sia un valore è bella, chiara e netta. Tanto che viene da dire che la politica sia qualcosa di completamente diverso da quello che si fa nelle attività dei partiti. I politici che fanno politica ci sono. I partiti che fanno politica sembrano mancare, perché sembra che si occupino di altro. E quando si guardano i partiti con gli occhi della purezza si scorge sempre qualcosa di profondamente sbagliato. Perché la purezza ideale rischia sempre di vedere qualunque compromesso come un’impurità.

Per fare un esempio.

Non mi è chiaro se l’M5S ha riflettuto sulla seguente ipotesi che in effetti circola: rifiutando ogni minimo contatto con il Pd ha determinato le condizioni per cui adesso ci troviamo ad aspettare un presidente della Repubblica scelto da Pd e Pdl, un governo che terrà conto di questo, una minore probabilità di avere leggi sacrosante sul conflitto di interessi, il rinnovamento della politica, il rilancio dell’economia, la salvaguardia delle fasce più deboli, l’inclusione… E’ un’ipotesi. Sulla quale però si deve riflettere. Perché l’alternativa è che non si sia parlato con il Pd per coerenza idelogica e pratica, con la convinzione che si sarebbe potuto fare ugualmente qualcosa in parlamento nell’attesa di imminenti nuove elezioni, dall’esito ancora più favorevole all’M5S. E’ solo un’altra ipotesi.

Non mi è chiaro se gli elettori dell’M5S stanno considerando la prima ipotesi e si sentono in parte delusi dal fatto che, imponendo il proprio punto di vista al Pd che ne aveva enorme bisogno, l’M5S avrebbe potuto ottenere subito riforme fortissime per il rinnovamento della politica che a questo punto sembrano invece essere state rimandate. Eventualmente a dopo le prossime elezioni. Eventualmente a quando l’M5S dovesse vincerle.

Ma se gli elettori dell’M5S considerano questa ipotesi potrebbero non votare lo stesso partito alle prossime elezioni. E rendere meno probabile arrivare alle grandi riforme in futuro. Col risultato che l’aver perso il momento magico in cui il Pd era disponibile al dialogo si potrebbe rivelare piuttosto grave.

E’ pur vero che gli altri faranno di tutto per far dimenticare queste ipotesi. E che lo scenario cambierà molte volte prima delle prossime elezioni. Perché molti elettori sembrano avere la memoria davvero corta. La sensazione di occasione perduta non è mai definitiva: c’è sempre una prossima occasione. E a questo si deve lavorare. Ma imparando con l’esperienza.

Sta di fatto che l’attività di purificazione dei politici dell’M5S sembra bloccata dalla mancata attività del partito nella dimensione del compromesso.

E’ una contraddizione insanabile? Forse no.

Non lo è se la storia si incaricherà di aiutare la purificazione anche in mancanza di un partito che ottiene risultati attraverso l’inevitabile compromesso. Non è impossibile.

Vedi:
Josephine Condemi

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  • Completamente d’accordo, si rischia, nel nome di una coerenza tutto sommato emendabile, di perdere il treno per dare una scrollata alla vecchia politica…..

  • Completamente d’accordo, si rischia, nel nome di una coerenza tutto sommato emendabile, di perdere il treno per dare una scrollata alla vecchia politica…..

Luca De Biase

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