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Imparando dal Financial Times

La pubblicità tira i giornali verso la distribuzione gratuita sul web e la moltiplicazione delle pagine nelle versioni di carta. Però si è visto che la pubblicità può diminure molto repentinamente: in quel caso, i giornali che si sono organizzati soprattutto per servirla, si trovano a confrontarsi con costi molto elevati. La soluzione ovviamente è scegliere la strada di vendere il servizio dell’informazione ai lettori. Ma questo richiede una cura speciale dei contenuti, che devono essere abbastanza preziosi da valere il loro prezzo, una forte identità, che i lettori devono considerare insostituibile, e modelli di business equilibrati. Il tutto in una visione di lunga durata.

Il Financial Times – come l’Economist del resto – sembra esserci riuscito. Ne parla GreensladeBlog sul Guardian. Mercato internazionale, identità forte, paywall, webapp, programmatori. C’è da imparare molto.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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