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Agcom: il silenzio sarebbe una risposta

Le prossime nomine Agcom sono molto importanti per l’evoluzione del sistema dei media dunque per la repubblica e la democrazia. E sono ormai molti i cittadini che chiedono trasparenza nel processo che porterà a quelle nomine. Perché il mandato che si affiderà ai prossimi commissari sarà specchio della volontà dei partiti di modernizzare l’ecosistema dell’informazione in Italia. Dunque di modernizzare la nostra democrazia nel rispetto dei valori della repubblica.

In questo blog sono apparse da tempo alcune segnalazioni in materia:
Agcom, questa volta non passa inosservata – 21 marzo
Agcom, non si sa ancora niente – 16 marzo
Manovre, pareri e copyright – 14 marzo
Riassunto, consultazioni per nomine Agcom – 9 marzo
Consultazione per un’Agcom multistakeholder – 5 marzo

Al tema avevano contribuito importanti interventi:

Editoriale sulla Stampa
Nicola D’Angelo sull’audizione di Calabrò al Parlamento
Storify sulla Stampa
Mantellini sul pessimismo della ragione
Quintarelli sulla giornata

Alla richiesta di trasparenza è dedicato il sito che si chiama appunto:
Vogliamo Trasparenza
ed è lanciato dalla Open Media Coalition

La richiesta di trasparenza si salda con quella del mandato che sarà affidato ai commissari e dunque alla roadmap per il futuro dei media in Italia.

Se i partiti non dovessero reagire che con il silenzio avrebbero comunque dato una risposta. Inadeguata.

update: da vedere il pezzo di Fiorello Cortiana

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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