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Il movimento che cambia la rete

Chart: Computing Devices – Yearly Sales

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Computing Devices - Yearly Sales

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Secondo Gartner (via PracticalEcommerce), il numero di strumenti di accesso alla rete in mobilità venduti quest’anno nel mondo ha superato il numero di computer fissi. Considerando lo stock di terminali di accesso a internet, ovviamente, i pc sono ancora più numerosi degli smartphone e dei tablet. Ma il fatto è che l’anno scorso c’è stato un cambiamento tendenzialmente molto importante.

(A maggior ragione, tenendo conto del fatto che molti pc venduti sono iperportatili e in molti casi vengono connessi anch’essi con la chiavetta attraverso la rete mobile…).

L’internet mobile è molto diversa da quella fissa: gli operatori garantiscono una ridotta neutralità della rete, le funzioni della maggior parte dei device mobili sono comunque ridotte rispetto a quelle dei normali computer fissi, i servizi sono semplificati… C’è il vago rischio che la rete sia vissuta un po’ più con lo spirito dei “consumatori” che dei “produttori”. Non stupirebbe ed è normale che una tecnologia si semplifichi con la sua popolarizzazione. Ma per tenere viva la forza innovativa dello strumento, occorre coltivare anche la competenza e la consapevolezza che deriva dalla conoscenza di come si manipolano e funzionano le tecnologie. E salvaguardare la neutralità della rete.

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  • Mi permetto di sostenere un’idea contraria: l’internet mobile presenta features totalmente distinti, che lo rendono “altro” rispetto alla fruizione da pc fisso; la co-produzione di contenuti secondo me ne risulta enfatizzata e semplificata (basti pensare al successo di Instagram ed alla facilità di uploadare contenuti anche per persone meno avvezze al mezzo). Lo sviluppo di Tumblr quale piattaforma di micro-blogging ne è una conferma ulteriore – gli aggiornamenti in mobilità sono preponderanti. Si tratta ovviamente di contenuti diversi e più “semplici”, forse, ma non credo vadano a snaturare la concezione “2.0” del web.
    Allo stesso tempo credo che smartphone/tablet giocheranno un ruolo decisivo nell’alfabetizzazione informatica del Paese.
    My 2 cents 🙂
    Federico

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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