Home » partecipazione » Una ricerca sulla consapevolezza dei teenagers in materia di privacy
partecipazione

Una ricerca sulla consapevolezza dei teenagers in materia di privacy

Sto raccogliendo idee e segnalazioni per preparare una ricerca sulla consapevolezza dei teenager italiani in materia di privacy.

Ci si chiedeva:
1. quali dovrebbero essere gli argomenti più sensibili e importanti per i teenager in rapporto alla loro privacy?
2. che cosa bisogna assolutamente scoprire sulla conoscenza che i teenager hanno attualmente in tema di privacy?
3. che cosa sospettiamo che non sappiano per niente? che cosa sospettiamo che sappiano persino meglio del resto della popolazione?

Ecco le segnalazioni arrivate finora.

dai commenti

Forse potresti tenere d’occhio questo progetto avviato in una scuola mediahttp://www.progettovaleo.blogspot.com/
e rispettivo gruppo Facebook
https://www.facebook.com/groups/312677265428549/

Io proporrei queste domande:

– Significato del termine privacy nel loro immaginario
– A cosa associano la parola privacy? Solo a facebook? 
– Per loro è un problema o un’opportunità?
– Anagrafica, lavoro, orientamento sessuale, religioso, politico,problemi di salute o situazione sanitaria, dove ci si trova e cosa si fa, foto e immagini. Dove e in quale grado il “dato pubblico” li spaventa? Per quali usi? Se il dato fosse aggregato e anonimo? 
– Come usano i “dati” degli altri?

E risponderei alle tue così:

2) Vorrei assolutamente sapere quale significato e valore ha per loro, e quale sia il grado di consapevolezza con con cui la conoscono.

3) Secondo me la sanno gestire meglio rispetto agli altri, ma è solo una mia teoria, sanno “spegnere” e “accendere” le informazioni che vogliono nei tempi e nei modi utili per raggiungere uno scopo. Ma con quanta consapevolezza, quanto è invece dovuto a istinto e abitudine?
Cosa non sanno? I problemi e i rischi correlati.

Forse è già noto, segnalo comunque Dana Boyd @zephoria

http://www.zephoria.org/thoughts/

ed il lavoro svolto sul tema privacy/adolescenti

Io farei partire la ricerca direttamente da FB e lo userei anche come esempio. Per le tue domande:
1)da chi volete essere visti e da chi no, lo sapete che se nel tempo cambiate idea quanto fatto rimane registrato e consultabile lo stesso ad anni di distanza da genitori, fidanzati, professori, datori di lavoro (una sorta di tatuaggio)
2) se si comportano cos’ perché mancano loro informazioni o se danno un senso diverso alla privacy perché sono loro i cittadini del futuro per i quali andranno aggiustate le norme del comune sentire
3)per niente che col tempo non tutto scompare nel rumore di fondo visto che internet logga tutto o quasi, a metà sulla possibilità di consultare ed interpretare in modo abbastanza preciso quanto postano tracciandone attitudini e consumi, del tutto che non si fidano delle fonti informative tradizionali anzi in molti casi le rigettano come corrotte e per questo rischiamo d’incappare in informazioni poco o niente affidabili

CCC Strozzina a Firenze ha fatto un bel programma con le scuole sul tema, io l’ho in parte ripreso in forma artistica lavorando sull’autoritratto nell’era dell’identià digitale. www.digiarte.info (ma nn ci troverai molto).
Se ti interessa.
Lorenzo

per niente che col tempo non tutto scompare nel rumore di fondo visto che internet logga tutto o quasi, a metà sulla possibilità di consultare ed interpretare in modo abbastanza preciso quanto postano tracciandone attitudini e consumi,

ciao luca,
secondo me al teenager manca la percezione di quelle che possono essere le conseguenze di un dato reso pubblico, ed ancora prima anche solo di un dato digitalizzato. i ragazzini hanno menti plasmabili che si formano da un lato annegando nella disattenzione figlia della società dello spettacolo e del grande fratello, dall’altro permeate di tecnologie sempre più persuasive e ricche di trigger pronti ad accogliere immediatamente ogni pulsione esibizionistica tipica di quell’età (e non solo, certo, ma questo è il focus ora:) così capita che “in tutta innocenza”, come se fosse normale, i ragazzini si postino sul web con foto di nudi “artistici” o con spinelli in mano o video di situazioni border line come l’atto sessuale ripreso per gioco o il compagno vessato in aula e via dicendo. indagherei se sono consapevoli sul fatto che un dato digitale rimarrà per sempre, e da qui se hanno una vaga idea di come “tutelarlo” da terzi, non tanto sul momento-share ma a debita distanza, quando per te è una condivisione obsoleta o un’hard disk finito chissà dove ma che prima o poi qualcuno potrebbe (la showgirl belen ne è forse l’esempio più recente e diffuso) ripescare dal dimenticatoio. 
imho è dunque una questione di educazione indotta dalla società che cambia.. se questi ragazzini nati e cresciuti in mezzo a web e palmari possono lasciarci indietro anni luce e costruire in una notte un social network che rivoluziona il mondo, dovremmo noi chiederci se ad oggi non abbiano già una diffusa visione del quotidiano talmente vicina a quella di uno Zuckerberg (andiamo verso un mondo dove la privacy non esisterà più –> e quindi chìssene) da rendere del tutto inutile, nel giro di altre 3/4 generazioni, il tema privacy? consapevole certo che questo comporterebbe i rischi che in tanti ben conosciamo, approcci sui minori, furti d’identità, carte clonate, stalking e chi più ne ha più ne metta, ma a loro davvero importerà un domani o scopriranno come tutelarsi ed adattarsi a quel loro ambiente sociale?

ho spaziato ma cercavo di mettere assieme un po’ di concetti differenti, ad ogni modo per la ricerca avvicinerei ovviamente i quesiti alla loro ‘social mind’ perchè probabilmente il teenager trova più interessante rendersi conto che privacy è anche gestire i rapporti con i docenti della scuola (un domani datori di lavoro) o come far sì che se posta le foto del suo nuovo motorino fiammante e fa check-in ogni volta che entra o esce di casa/scuola/discoteca/bagno possa stare tranquillo e non spiegare a terzi come e quando passare a rubarglielo…..

spero di aver contribuito con qualche spunto 🙂
Costantino

Ciao a tutti,
io ho incontrato circa 3000 ragazzi/e (età 10-15 anni) negli ultimi 5 anni sul tema “uso consapevole dei nuovi media”.

Ecco aspetti su cui ho tante impressioni, ma che vorrei approfondire:
1. Il rapporto tra come loro si vedono e come appaiono online (c’è corrispondenza? è quello che vorrebbero comunicare?)
2. La privacy non è più solo una questione personale, tante info personali sono postate da altri. Come gestiscono questo aspetto? Lo controllano? 
3. A prescindere dal livello di conoscenza della privacy che hanno, ci sono situazioni/meccanismi che fanno sì che “dimentichino” le normali prudenze. Quali sono queste situazioni? 
4. Qual è (se c’è) la percezione del rischio in relazione alle informazioni/immagini che condividono?

Ci saranno anche approfondimenti qualitativi, oltre ai dati quantitativi?

Buon Week End,
Mauro

da Twitter

 CleverConsulting 

RT : chi ha consigli per una ricerca sulla consapevolezza del tema della privacy tra i teenager?
 gabriella lanza 

@ 

 per privacy e violazione dei dati: ferrari insubria, se vuole la metto in contatto: ;
 Alessandro Fusacchia 

@ 

 privacy prova a sentire  per il resto si potrebbe sentire Alex Giordano?
 Carlo Blasi 

MT : chi ha consigli per ricerca su consapevolezza della privacy tra i teenager?  | 
 Elisa De Portu 

 Mi pare che la commissione europea stia studiando un progetto di formazione alla privacy digitale per le scuole.
 Elisa De Portu 

@ 

 nel nostro report non ci sono domande ai teenager ma ai genitori, non so se può aiutarti cmq. 
 Jacopo Corridoni 

@ 

 Per i teenagers, ma non solo per loro, la privacy è un non problema. I social ci hanno insegnato a farne a meno.
 Donato – markingegno 

RT : chi ha consigli per una ricerca sulla consapevolezza del tema della privacy tra i teenager?

da Facebook

  • Vincenzo Cosenza Forse Giovanni Boccia Artieri

    Ieri alle ore 11.36 · 
  • Nicola Silvestri Approfondendo, non potrai evitare di dedurre (e citare, per spiegare davvero) i valori da cui deriva il senso della privacy in ciascuno di noi umani, intesi come esseri sociali. E scoprirai cose che avresti preferito non scoprire, ma che ti chiariranno perchè il futuro sarà inevitabilmente complicato. Bellissimo progetto, grandeur attesa di già da parte mia 🙂

    23 ore fa · 
  • Nicola Silvestri Grandeur courtesy del correttore di iOs5 🙂

    23 ore fa · 

  • Ivan Marino Buongiorno Luca, il Comitato Consultivo per la Sicurezza in Rete ha svolto diverse ricerche su minori e teenager, potrebbero sicuramente tornarti utili.

    Ieri alle ore 11.06 · 
  • Gabriele Rossi Di Giulianova potresti chiedere a michele crudele http://www.crudele.it/

    www.crudele.it

    Sito personale di Michele Crudele

    Ieri alle ore 11.06 ·  · 
  • Ivan Marino Se Vuoi ti passo un contatto – sono un ex partecipante 😀

    Ieri alle ore 11.06 · 
  • Anna Cossetta sì, c’è anche una bella ricerca fatta recentemente dalla london school. Ne abbiamo discusso con la società italiana di pediatria. Se avete bisogno ho un po’ di materiale.

    Ieri alle ore 11.08 · 
  • Giuseppe Lucido A livello italiano non saprei, ma forse un buon punto di partenza potrebbe essere Mimi Ito e il digital youth project http://digitalyouth.ischool.berkeley.edu/ Forse un po’ datato ma Mimi Ito continua il suo lavoro.

    digitalyouth.ischool.berkeley.edu

    ‎”Kids’ Informal Learning with Digital Media: An Ethnographic Investigation of IVisualizza altro

    Ieri alle ore 11.31 ·  · 
  • Riccardo Russo Si potrebbero anche proprorre dei questionari nelle scuole, ad esempio so che c’è gente che l’ha fatto sul bullismo per motivi di ricerca scientifica.

    Ieri alle ore 11.34 · 
  • Stefano Bon Chiedi alla Polizia Postale. Hanno un sacco di denunce a carico di minori che violano la privacy senza accorgersene ed organizzano anche incontri nelle scuole proprio sull’argomento (almeno qui da noi…)

    Ieri alle ore 11.47 · 
  • Anna Masera comincerei con i dati del rapporto Censis pubblicati proprio oggi, e con i dati dell’autorità garante della privacy che su questo tema è molto attivo…

    Ieri alle ore 11.54 · 
  • Nadia Antoci ciao Luca faccio parte del gruppo di lavoro di Clic. Nell’ultimo incontro Mauro Cristofoletti di Save the Children ha affrontato proprio questo tema. Esistono anche pubblicazioni al riguardo predotte da Save the Children. Non so se il nostro sito sia già stato aggiornato da Codici.

    11 ore fa · 

da Google+

Francesco Torto  –  non io, che ho appena dovuto iscrivere a Facebook la figlia decenne di amici di famiglia, contro la mia volontà e assecondando la sua, che mi ha pure imposto il categorico paletto di non mettere online sue foto dove non fosse truccata e vestita all’uopo. #diosanto
Ovviamente i suoi genitori l’hanno dissuasa dal caricare foto. Ma immagino che imparerà in fretta ad aggirarli.
Yesterday 11:47 AM (edited)   
Gianluca Cogoli's profile photo

Gianluca Cogoli  –  http://www.google.it/familysafety/
se già non lo conosci è un punto di partenza interessante.
Yesterday 12:04 PM   
nady nab's profile photo

nady nab  –  i giovani (intendo minorenni) hanno la consapevolezza se viene loro spiegata………….
Yesterday 12:08 PM   
Lupo Grigio's profile photo

Lupo Grigio  –  Non credo alla privacy, con la quale si tende a farci dimenticare i diritti fonamentali, cioè quelli più importanti.
Yesterday 1:17 PM   
Vivi Vivi's profile photo

Vivi Vivi  –  Carissimo Luca, a proposito della web communication, o privacy sui media in generale?
Yesterday 1:19 PM   
Giampaolo Cataldo's profile photo

Giampaolo Cataldo  –  se la spettacolarizzazione è dettata dal proprio avatar è una cosa affascinante. Il copione viene dettato dal momento: costruirsi in base al vissuto, cambiando la maschera dell’avatar. Cosa ben diversa è il mettersi a nudo trasportando la vita privata, o peggio vivere sul web. Sarebbe affascinante se si iniziasse a diffondere dalla scuola di base una cultura alla google: fare ricerca giocando…
Yesterday 4:48 PM   
Anna Maria Giacobbe's profile photo

Anna Maria Giacobbe  –  Lavoro come formatore in una scuola professionale dell’alto adige ad alto tasso di tecnologia: i ragazzi usano quotidianamente google e facebook…la privacy? un bel tema molto importante nella crescita dell’adolescente che solo quando delimita i propri confini definisce la sua identità…Mi confronterò con i colleghi, la Sua mi sembra un’ottima proposta, mi interessa anche come psicologa…A presto allora! Anna Maria
Yesterday 9:28 PM   
Daniele Salvini's profile photo

Daniele Salvini  –  Questo breve video in inglese è stato realizzato come strumento per stimolare la consapevolezza della privacy tra teenagers. Internet Danger- Everyone Knows Sarah
5:06 AM  

Commenta

Clicca qui per inserire un commento

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi