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Libri – INNOVAZIONE VINCENTE – Adriano De Maio

More about L'innovazione vincenteAdriano De Maio ripensa alla sua vasta esperienza e scrive un saggio importante sulla politica dell’innovazione, dedicando questa riflessione al rilancio della capacità italiana di competere nell’epoca della conoscenza.

«L’ipotesi di base di questo lavoro è che ricerca e innovazione siano fra i più importanti fattori di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita di una qualsivoglia comunità». Correttamente, De Maio parla di ipotesi. Ma in un mondo che cambia tanto velocemente, è ben difficile non accettarla. Fare ricerca e innovare sono le attività più direttamente connesse alla possibilità di adattare un sistema al cambiamento, di migliorarne le capacità di competere e di conquistare una leadership culturale che attiri i talenti, i capitali e le risorse fondamentali. Creando un flusso di attività e visioni che contribuiscono a costituire nell’insieme una prospettiva per la qualità e il senso della vita delle persone e soprattutto dei giovani.

Se si accetta dunque questa ipotesi, De Maio suggerisce di dare un’occhiata ai principi proposti dall’Ocse per formulare una strategia di innovazione, orientata a sviluppare economia e società, perseguendo uno sviluppo sostenibile, incentivando una visione di lungo termine.

I principi proposti dall’Ocse sono questi:

Empowering people to innovate
Unleashing innovation in firms
Investing in innovation and reaping its returns
Applying innovation to address global challenges
Improving the governance of policies for innovation

De Maio si occupa dell’ultimo principio, concentrando l’attenzione non solo sulla quantità di risorse destinate all’innovazione e alla ricerca, ma anche alle modalità con le quali sono assegnate: perché dalle strutture decisionali emegono i messaggi fondamentali che incentivano i comportamenti virtuosi e costruttivi, o che al contrario rischiano di suggerire comportamenti parassitari e distruttivi.

«Non è soltanto la quantità di risorse messe a disposizione che determina uno sviluppo efficace per una comunità: il fattore chiave è, prima e soprattutto, il metodo seguito per la decisione; anzi, quanto più è efficace il metodo seguito, tanto più è probabile che si generi una moltiplicazione di risorse, sia pubbliche sia private».

E il metodo riguarda la definizione degli scopi che si intendono raggiungere, la qualificazione dei soggetti in gioco e le modalità con le quali le risorse sono allocate.

Il libro si struttura in una profonda analisi di ipotesi e casi che le verificano, relativi alle strategie e alle pratiche di sostegno e incentivazione alla ricerca e all’innovazione, spesso vissuti in prima persona da De Maio, per poi passare a una importante analisi del sostrato fondamentale: il sistema della formazione. Non c’è dubbio che le contraddizioni e facilonerie con le quali l’Italia ha pensato e gestito la sua strategia e la sua pratica del sostegno alla ricerca e all’innovazione, insieme alla progressiva riduzione dell’attenzione al sistema della formazione, hanno a che fare con la difficilissima sfida che il paese attraversa in questa fase cruciale della storia del mondo. Non solo dal punto di vista dell’economia, ma anche da quello sociale e culturale.

Il libro parla di temi importanti e urgenti. Se il mercato e la politica sono troppo imbrigliati nella trappola del breve termine per occuparsi costruttivamente e saggiamente di ciò che è importante, occorre che la comunità ne prenda consapevolezza e cerchi di rispondere proattivamente. Ma De Maio scrive per l’amministrazione, supponendo che possa ritornare a comportarsi in modo razionale, saggio e lungimirante.

(Gli altri libri citati nel corso degli anni in questo blog)

More about Steve JobsIntanto sto leggendo anche:
1. Steve Jobs, Walter Isaacson (Mondadori)
2. Come abbattere un regime, di Gene Sharp (Chiare lettere)
3. John Kay, Il pensiero obliquo (Codice)

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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