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Proporzione esatta? iPad:newsstand=iPod:iTunes

Jonathan Brownstein, sul blog di Paperlit, propone questa proporzione:

iPad : newsstand = iPod : iTunes

Insomma, anche la coppia iPad-newsstand rende più probabile un comportamento orientato all’acquisto del giornale (come la coppia iPod-iTunes rende più probabile l’acquisto della musica) senza ovviamente obbligare nessuno. Probabilità non è determinismo. Ma nei grandi numeri dei mercati globali, aumentare la probabilità di un comportamento può essere un risultato di grande soddisfazione.

I motivi di questo aumento della probabilità sono connessi all’aumento di valore percepito nella lettura che l’iPad sembra offrire alle persone. (Se ne parlava in un post precedente, citato da Brownstein).

I commenti a quel post, come sempre, hanno aggiunto completezza ed esperienza. Eccoli (i link si trovano nell’originale):

By Nando Cannone on October 26, 2011 11:26 AM

Il 28 Maggio 2010 (Data di commercializzazione dell’Ipad in Italia) l’IPAD era nella mia borsa. Occupandomi di web e comunicazione digitale avevo già tracciato un profilo del nuovo dispositivo. Intuivo le potenzialità ma usarlo è stata altra cosa. Finalmente la mobilità trovava un dispositivo completo. Gli usi? Con un dispositivo così leggero e portabile praticamente tutti quelli possibili. Consultare le diverse caselle email, ricevere ed inviare. Avete provato, mentre siete in macchina, al posto di guida in attesa, ad aprire il notebook per utilizzarlo? Un’esperienza deprimente, sistema operativo da caricare, difficoltà di collocazione, angolo visivo inidoneo, batteria pronta a cedere, calore. Con l’IPAD tutto questo viene superato in un attimo è operativo, luminosità ok, leggerezza, collocabilità. Da grande lettore di quotidiani in un attimo i giornali a disposizione, le notizie aggregate, mail inviate e ricevute, un occhio al web, una veloce chat in skype con un cliente, e si riparte. Un solo click e il dispositivo è spento si riparte.

By Alessandro on October 26, 2011 11:58 AM
Analisi e commento perfettamente condivisibili, mi sorge solo una domanda: quanto possono influire su questi dati gli smartphone, sia Apple che non Apple? Si dice che i dati non verrebbero stravolti, ma sono pronto a scommettere che salirebbero nella classifica delle preferenze di utilizzi gli aspetti ludici e social che mettono a disposizione questi dispositivi. Io uso il mio cellulare per consultare posta, social network, notizie, uso varie apps e spesso, avendo una tastiera qwerty, mi avvicino all’uso che è proprio di un pc, trascurando invece la navigazione sul web.

By Maurizio Benzi on October 26, 2011 1:00 PM
Come sempre le analisi di PEW sono molto interessanti.
Luca dici giustamente che “la scarsità fondamentale è il tempo di chi legge”, e questo è un cambiamento di paradigma che modifica completamente le regole del gioco.
Invece quasi sempre gli operatori si limitano a mutuare modelli di business dai media tradizionali. Non sono solo i comportamenti degli utenti che cambiano, è necessario che vengano ripensati anche ai modelli di business legati all’informazione.
Realizzare un App a pagamento con le stesse notizie del quotidiano cartaceo, è una soluzione che non porta da nessuna parte.
Si tratta di ripensare alla fruizione dell’informazione (ad esempio il concetto di “stream”) e al modo in cui il digitale, da solo, abbia una sua sostenibilità economica.
E se il tablet cambierà i giornali, vi assicuro che le Smart Tv, una volta diffuse, ci metteranno poco tempo a fare fuori la Televisione come la conosciamo (e lo dico dalla mia esperienza empirica).
Il mio parere è che tra 10 anni le nostre fonti di informazioni primarie non saranno quelle che ci hanno accompagnato in questi anni. E non saranno italiane.
ciao,
Maurizio

By Eugenio on October 26, 2011 1:08 PM
Quando si paragonano i tempi di lettura delle news del giornale rispetto a quelli sul tablet bisognerebbe distinguere il tempo di consultazione da quello di lettura vera e propria. In genere si impiega meno tempo a sfogliare il giornale e a far scorrere l’occhio sui titoli alla ricerca di ciò che interessa di quanto ne occorra per la stessa operazione su un sito o in una App. Altra differenza importante: il giornale si consulta sequenzialmente su web l’approccio è diverso, si consulta l’home page o si accede alla notizia da link esterni.
Vantaggi assoluti del tablet sono la velocità di accensione/spegnimento e la maneggiabilità.

By Giò on October 26, 2011 1:08 PM
Per tutti quelli che l’iPad non lo hanno ancora, ma lo vincerebbero molto volentieri:date un’occhiata a questo gioco www.yourgarage.tagliandodiretto.it

By Francesco on October 26, 2011 6:58 PM
Quest’analisi ha il merito di dire che i pasdaràn delle news gratis hanno torto quanto quelli delle news a pagamento. Ma, al di là della polemica, il punto è che chi produce contenuti, i grandi brand dell’informazione dovranno sempre di più progettare prodotti in grado di accontentare tanto chi è disposto a pagare, quanto chi no dando ad ogni nicchia il contenuto che si aspetta. Piccolo problema, questo significa costruire aziende che costano un sacco a fronte di ricavi che la struttura di mercato non sembra garantire.

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  • Mah! Un conto e’ la lettura, un altro l’approfondimento, scarso, della stessa e la NON disponibilità a pagare che emergono chiaramente dalla ricerca PEW. Tanti download da quando con iOS5 c’e il “newstand”? Beh, ora sono gratis prevalentemente vedremo quanti ritornano a pagamento.
    Un abbraccio
    Pier Luca

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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