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Think Diffident

C’è stato un tempo in cui, nell’immaginario, prevaleva l’ottimistico e costruttivo, benché alternativo, Think Different. Oggi sembra venga più spesso in mente il pessimistico Think Diffident.

Beh, per la verità, si direbbe che “diffident” significhi “timido”, “modesto” più che “diffidente”. Però l’idea è che nel mondo della rete, di fronte alle crescenti minacce dei produttori di malware, l’unica strada praticabile per gli internettari fosse quella di diffidare delle proposte poco chiare.

“Consapevolezza” è in effetti la parola chiave per sintetizzare i consigli degli esperti che oggi hanno parlato alla Social Media Week di Milano, nel convegno Safety Technology. La tecnologia può combattere i criminali ma non vincerli al 100 per cento, dicono a Kaspersky, per esempio.

Certo, non si vincerà mai pensando di giocare a “guardie e ladri”. I criminali che mettono in giro malware fanno un sacco di soldi, facili e con pochi rischi. Aumentare i rischi, rendere la loro vita più difficile, fare in modo che i soldi siano di meno, sono tutte buone azioni dei sostenitori della legalità. Ma non basteranno mai alla piena sicurezza. Questo è quanto hanno detto tutti i relatori. Occorre una visione di ecosistema, nella quale molte forze e molti interessi concorrano a isolare e controbilanciare l’iniziativa dei criminali.

Intanto, sono emersi alcuni consigli pratici:
1. usare molte password diverse, tenerle a mente, generarle con una specie di algoritmo personale.
2. aggiornare sempre il software che si usa
3. usare software meno diffusi e non quelli maggioritari

La raccolta di “consigli pratici” continua. E i contributi sono benvenuti.

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  • 4) Leggere sempre attentamente i messaggi di errore e le richieste di autorizzazione. Se abbiamo cliccato su una immagine di Facebook perché ci dovrebbe essere dietro un servizio che ci chiede l’autorizzazione ad usare i dati del nostro profilo? E ancora: se volevamo aprire un documento o ci viene presentato un messaggio di erore perché il computer ci dovrebbe chiedere la password di amministrazione? In tutti questi casi meglio declinare la richiesta.
    5) Strategie delle camere stagne. Avere un solo account per accedere a tanti servizi è utile. Ma se ci rubano la password dell’account che fa da chiave per tutti gli altri, il disastro si può rapidamente estendere a tutti gli altri ambiti. Costa qualche minuto in più, ma è meglio avere registrazioni diverse per ogni servizio con password possibilmente diverse

  • Siccome è impossibile ricordare tutte le password a mente vi consiglio il software più usato per la memorizzazione delle password cioè http://keepass.info/.
    Cripta tutto in file ed è portatile quindi si può mettere anche su una chiavetta come faccio io.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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