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Se potessimo parlare al MediaLab…

La prossima settimana vado al MediaLab. Sono stato invitato da Ethan Zuckerman. Mi ha chiesto, tra l’altro, di portare notizie su ciò che sta succedendo nell’ambito dei “civic media” in Italia. 

Ovviamente sarà facile partire con una visione critica dello stato dei media in Italia. Ma di certo non ci si può fermare lì. Lo scopo è, per me, parlare per ottenere in cambio una reazione: in un certo senso, tirare fuori da un pubblico così qualificato un’idea di prospettiva.
Inutile dire che parlerò anche di Ahref. Che è il motivo per il quale alla fine Ethan si è interessato a chiedere un mio contributo.
Credo che le iniziative che hanno portato alle grandi novità di quest’anno, per esempio ai referendum, siano una parte ma non il tutto. Mi domando se nei commenti a questo blog appariranno notizie che non conosco sulle iniziative che i cittadini italiani stanno prendendo per fare un uso “civile” dei media sociali. Se arriveranno segnalazioni, saranno a mia volta segnalate al MediaLab. (Avremo il tempo di tornare su questa domanda, visto che l’incontro è previsto per il 15).

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  • Ciao Luca. Nel caso ti possa interessare (si parva licet) : http://bit.ly/q0X54J.
    Mi pare che in Italia il tema stia crescendo – Luna oggi su Repubblica. Forse e’ la volta buona per l’agenda pubblica, o per le agende pubbliche 😉
    asa

  • Non so se può rientrare a pieno diritto nel concetto di civic media, ma ci tengo a segnalare il mio Rollsquare (http://rollsquare.com) , ovvero un network di geo sharing di posti accessibili nelle varie città del mondo, che intende creare una mappa globale utile alle persone disabili che intendono viaggiare (chi ha uno smartphone poi lo può usare anche come localizzatore di location accessibili nelle proprie vicinanze). Spero di essere stato in tema!

  • Ciao Luca, io credo che in questo ambito puoi segnalare ciò che sta succedendo in alcune parti del nostro Paese come ad esempio nel sud Italia. Penso al movimento CleaNap https://www.facebook.com/CLEANAP che si sta facendo spazio anche in altre città oppure alle critical mass, le “pedalate notturne” nell’ottica di una città più sostenibile e vivibile che si stanno organizzando con centinaia di persone a Caserta http://www.giurnal.it/blog/giulio/11/07/15/caserta-bici.
    Secondo me di piccoli esempi ce ne sono tanti,è solo difficile scovarli. E non è detto che siano fuochi di paglia…

  • Stanno chiudendo l’unica strada d’accesso al mio quartiere, dandoci in cambio una ex mulattiera asfaltata di fresco a senso unico alternato, per lavori di una ditta privata . Sono 1500 persone nel caos.Il comune manco ci ascolta. Quando vedo queste cose mi piacerebbe ci fosse una rete civica di sostegno CONTRO le decisioni unilaterali delle amministrazioni pubbliche.

  • Una volta Costanzo disse: Se credi che la televisione sposti i voti sei un cretino, se la intendi invece come formazione di idee sei sulla giusta strada!
    Ti faccio una domanda a te Luca che te ne intendi: Credi che internet sposti i voti o possa, al momento, fare veramente da collante sociale e da aggregatore di inziative pratiche di massa?!?

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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