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I debiti dei sovrani

La Cina impone la sua autorità sugli Stati Uniti, dei quali controlla il debito. Gli Stati Uniti esercitano il loro potere sull’Europa. E i grando paesi europei definiscono – finalmente – l’agenda del governicchio italiano. Le gerarchie di sovranità discendono anche dai debiti che i sovrani contraggono o che ereditano dai predecessori.

L”entrata nell’euro è stata una speranza unificante in Italia, dopo la crisi del 1992 e un ventennio di ipeinflazione e svalutazioni. E dopo la corruzione degli anni craxiani. Eravamo europeisti perché sapevamo che l’euro ci avrebbe restituito un’amministrazione decente, che da soli non potevamo darci.

in effetti, la stabilità ha avuto molti pro e contro, ma chi vorrebbe davvero indietro la lira? Dopo esserci riempiti la testa di aspettative assurde, anche gli anni del post-craxismo sono arrivati alla fine. Come l’altra volta con una crisi finanziaria. Dalla quale usciamo avendo ceduto altra sovranità. La modernizzazione può passare anche da questi eventi.

Non è l’unico processo possibile. Trento intanto è Tripla A: e Trento se l’è ripresa la sovranità man mano che l’Italia la perdeva. Ha ridotto le spese per gestire la crisi ma non ha diminuito gli investimenti nella ricerca.

Ci sono sovrani che si indebitano per fermare la storia: e ci sono sovrani che sanno che il loro vero debito è verso le generazioni future. Solo questi sono veri sovrani.

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  • Non discuto che Trento (e il Trentino-Alto Adige) siano riusciti a fare ciò che dici, grazie ad una buona politica degli amministratori. Ma pensi che Trento ci sarebbe riuscita anche se non fosse il capoluogo di una regione autonoma? Quello che voglio dire è questo: è “giusto” che esistano ancora regioni autonome in un quadro geo-politico /socio-economico come quello odierno? Certo, i trentini e gli altoatesini spendono bene i soldi pubblici… ok.
    Ma è giusto che fatto 100 delle tasse che versano i cittadini, la regione autonoma riceva (più o meno) 110? (o comunque molto, molto di più di una regione non autonoma. Sì, lo so… la Sicilia, la Sardegna ecc ma questa obiezione non mi sembra valida).
    Insomma, tra le tante teorie trite e ritrite sul federalismo, non credi sarebbe opportuna una rivisitazione costituzionale su questi temi, ben più urgente – a mio avviso – di quella sciaguratamente proposta sul rendere obbligatorio costituzionalmente il pareggio di bilancio?
    P.S.
    Ho scritto troppo. Ci faccio un post, abbi pazienza. 🙂

  • La spinta se non parte dal basso, tutte le riforme, saranno sempre imposte per necessità e dall’esterno. Sembra incredibile che chi è rappresentato permetta che la storia si ripeta.
    Oggi stavo vedendo la programmazione del Ministero dello Sviluppo, l’unico che lo ha emanato rispetto gli altri ministeri e notare che per una semplice indagine sul Clima organizzativo imputano quasi 500.000 euro di costi interni (neanche affidati a qualche fasulla società di consulenza), viene da pensare che siamo irrecuperabili.
    Come si fa a parlare di costi e fabbisogni standard alle pubbliche amministrazioni, ci vuole coraggio, infatti non succede niente se non per manine esterne.

  • Post molto suggeestivo, Luca. Braudelianamente pero’ tii nviterei a nonpassare sopra ai fatti . Vedo he sull’esempio dek Trentino e’ gia’ stato xetto molto. Sulla Cinache controllerebbe il debito USA , mi devi spiegare come lo fa visto he ne possiede circa l’8 per cento….

Luca De Biase

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