Prima di un congresso, può venir voglia di inventarsi una storia. Di solito si diverte solo chi la scrive. Me ne scuso.
Archivio - ottobre 2010
Un croissant caldo, venduto in una busta di plastica. E un caffè caldo conservato e servito in una lattina. Un prodotto della Asahi. Sorseggiando la merenda seduto sulle panche molto abitate che si trovano davanti all’entrata del piccolo supermercato Lawson, in un quartiere periferico di Kyoto. Esce dal supermercato una vecchia curva sotto il peso degli anni e della fatica. Lavora...
Avevo avuto il privilegio di leggere in bozze il libro di Giorgio Meletti sull’incidente che ha portato alla morte di tre operai della Saras, la raffineria dei Moratti in Sardegna (Nel paese dei Moratti. Sarroch-Italia. Una storia ordinaria di capitalismo coloniale; ChiareLettere). Ma con il volume in mano l’ho riletto. D’un fiato. Con animo pesante. La storia è...
Uhmm. Scrivendo un post ieri al volo con il telefonino a commento della lettera del direttore del Corriere ho evidentemente suscitato più aspettativa che soddisfazione. Meglio ritornarci sopra. Non perché sia importante quello che devo dire. Ma per un senso di solidarietà. Per tutti coloro che stanno soffrendo, da diversi punti di vista, per la grande transizione che vediamo nel sistema...
Non so nulla di sindacalismo. E dunque non ho nulla da dire sul confronto di iniziative operative che si è aperto al Corriere con la lettera del direttore. Ma so che il modo di lavorare nelle grandi reazioni dei giornali è davvero destinato a cambiare. I giornalisti devono difendere e aumentare molto i loro spazi di libertà. Lo possono fare. Ma devono scegliere una strategia: possono giocare...