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L’incredibile pericolo del walled garden Intel?

Sarebbe incredibile che proprio l’Intel, cresciuta sulla struttura del mercato degli standard di fatto, dovesse passare alla logica del walled garden. Ne parla ArsTechnica. Forse proiettando troppo in avanti le conseguenze della possibile acquisizione McAfee.

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  • Per capire l’acquisizione McAfee bisognerebbe leggere l’articolo sui virus HARDWARE nel numero di Scientific American (non Le Scienze) in edicola.

  • La mossa di Intel è una mossa disperata da parte di un’azienda che ha la più larga base installata di processori “non intrinsecamente sicuri” su cui non si possono che costruire sistemi operativi (software) “non sicuri”.
    sono processori nati per “personal” computer che, anche se diventano server, rimangono architetture concepite per non difendersi nè dal proprietario del “personal” e neppure da un aggressore, e tutti gli add-on software possono un poi’ migliorare la sicurezza ma non renderle inattaccabili in quanto si tratta di software e non di applicazioni messe sul silicio.
    Le uniche macchine concepite in hardware per essere sicure sono i mainframe IBM e forse i loro cloni e, con la cloud e la server consolidation su mainframe di centinaia di server Intel based, oltre al vantaggio economico si ottiene una sicurezza che Intel oggi non può dare.
    La mia previsione è che Intel si farà molto male in un tentativo di portare le sue architetture sul silicio a un livello di protezione simle a quello dei mainframe.

Luca De Biase

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