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Localizzazione al rallentatore

Dire rallentatore è solo un eufemismo per quello che succede online. Insomma, anche la localizzazione va veloce nei social network. Solo che a paragone con il resto sembra sempre un po’ più lenta. Solo il 4 per cento degli americani ha provato i servizi basati sulla localizzazione, solo l’1 per cento lo fa ogni settimana. E sono quasi tutti tra i 19 e i 35 anni. Ne parla un’inchiesta del New York Times.

Perché? Ci sono diverse ipotesi:
1. Pudore, o privacy…
2. Mancanza di un valore d’uso percepibile
3. Eccesso di commercializzazione del dato
4. Lento decollo dell’effetto-rete
5. Eccessiva varietà dei servizi

Sta di fatto che la rete mobile sa sempre dove siamo se abbiamo in tasta un cellulare. E si spera sempre che i maleintenzionati veri non possano riuscire ad accedere a quei dati.

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  • Il tuo errore di battitura “tasta” vuol dire che pensavi di scrivere “tasca”. Però sulla tastiera la C è distante dalla T, quindi pensavi che abbiamo sempre in “testa” un cellulare.
    E’ una battuta, ciao 😉

  • Il tuo errore di battitura “tasta” vuol dire che pensavi di scrivere “tasca”. Però sulla tastiera la C è distante dalla T, quindi pensavi che abbiamo sempre in “testa” un cellulare.
    E’ una battuta, ciao 😉

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    E’ una battuta, ciao 😉

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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