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Allusioni e diffamazioni

Se il cardinale Tettamanzi lancia una forte accusa contro chi usa la politica come mero strumento di potere e arricchimento personale, perseguendo con violenza gli interessi dei singoli e dei singoli gruppi, fa certamente bene. Non fa nomi perché forse potrebbe incorrere in errore e anche perché la legge sulla diffamazione è tanto ambigua che non si interpreta facilmente. Ma se questo viene detto quando tutto il potere è concentrato in una parte e quella parte è piena di gente accusata di ogni genere di violento perseguimento di interessi personali, non si scappa. L’interpretazione è chiara come se avesse fatto i nomi.

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  • Non solo: qualora qualcuno avesse qualcosa da obiettare e lo facesse in modo pubblico (“state forse parlando di me?”), o pretendesse che fossero detti quei nomi allo scopo di far partire una clamorosa querela, farebbe in pratica una autodenuncia.

  • Insomma, un classico schezo da prete, di quelli che a sinistra di solito fanno girare le palle ma ora, chissà perchè, orgasmi multipli. Miserie.

  • Insomma, un classico scherzo da prete, di quelli che a sinistra di solito fanno girare le palle ma ora, chissà perchè, orgasmi multipli. Miserie.

Luca De Biase

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