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Il valore dello sfoglio

Si prende un po’ sottogamba l’introduzione degli “sfogliatori” dei giornali sui tablet. Ma forse è ingiusto. Perchè lo sfoglio ha un suo valore informativo.

La lettura su web dei siti dei giornali è diventata parte integrante della vita quotidiana ed è una modalià ormai indispensabile di accesso alle notizie più aggiornate, oltre che di confronto tra diversi giornali. Ma dal punto di vista cognitivo resta troppo legata alla logica del menu, che impone un approccio razionale alla tipologia di argomenti in base ai quali le notizie sono classificate. Lo sfoglio aggiunge lettura panoramica, sorpresa, manualità: aiuta a comprendere meglio le notizie.

Questo non chiude ovviamente il discorso aperto dall’idea che i giornali sono applicazioni. Si puó fare di più. Ma già il recupero dello sfoglio in chiave digitale è un passaggio interessante. In vista del percorso decisivo: affrontare con i mezzi digitali il tema dell’informazione delle persone che sono di fatto analfabete (una metà degli italiani): il digitale, invece di essere un divide, potrebbe essere un fattore di riunificazione per una società divisa sulla capacità di leggere.

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  • Che finché restano relegati a dispositivi appannaggio di una nicchia ristretta di appassionati di tecnologia (leggi: iPad), contano meno di zero, sono un giochino lucidoso buono solo per le speculazioni. Magari fra 5-10 anni, forse. Resta da vedere se i giornali resistono fino ad allora 🙂 personalmente sono scettico.

  • Una delle cose che l’app di Wired ha azzeccato in pieno IMHO è il suo approccio allo sfogliare, che permette di saltare interi articoli proprio come quando si scorre una rivista reale. Sembra poco, ma sfoltisce tutta la “macchinosità” del dover passare di pagina in pagina.

  • Concordo pienamente con Luca.
    Senza nulla togliere al web, lo sfoglio elettronico restituisce dignità alla gerarchia delle notizie/articoli e rende più “umano” il rapporto con il contenuto informativo.
    Ho scaricato un reader rss per iPad, bellissima prima impressione, tristissima seconda impressione. Ci si perde nel flusso costante delle informazioni.
    Invece è bellissimo farsi accompagnare dalla redazione di un giornale nella proposta ragionata delle notizie/articoli.
    Sono poi convinto che non ci vorranno dieci anni per rendere i tablet stile iPad uno strumento di massa. iPad è il capostipite di una lunga serie di prodotti simili con i sistemi operativi più vari, Android in primis.

  • Scommetto laureato in scienze dell’informazione! chiedo pietà ma quando vi riunirete in gruppo a modificare il disordine della rete in ordine un aplle per il commerciale e ipad sfoglio per il bombardamento meteoritico da suicidi omicidi a veline presso quelli di maimi. Allora quando inzierete a informare sulla complessità commerciale del web e darete delle diritte come laceto ppnti sull’ itune saremo felici di acquistare da un analista giornalista una canzone di koke robine su itune. Ma perché non vi mettete a lavorare come analisti informativi!!!

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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