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Attenzione media media

Cara carta

Un comunicato stampa è un comunicato stampa. Qualche volta vale la pena di condividerlo, come documento:

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SETTORE CARTARIO NAZIONALE:

pesante contrazione di produzione
(-11,2%) e fatturato (-16%) nel 2009

 E’ urgente completare le riforme del mercato
del gas e attuare la Direttiva Cogenerazione

 Senza rilancio dell’industria manifatturiera
non ci sono né sviluppo né politiche ambientali

 

 

 

Milano, 16 giugno
2010
– Si è tenuta oggi, presso
l’Associazione Civita a Roma, l’Assemblea Annuale di Assocarta  con la partecipazione del Sottosegretario
allo Sviluppo Economico, Stefano
Saglia
, del Presidente e del Commissario dell’Autorità per l’Energia
Elettrica e il Gas, Alessandro Ortis
e Tullio Fanelli, del Vice
Presidente di Confindustria, Antonio
Costato
e del Direttore Generale di CEPI – Confederazione Europea
dell’Industria Cartaria – Teresa
Presas
.

 

Le
cartiere italiane nel 2009 hanno realizzato una produzione di 8,4 milioni di
tonnellate per un fatturato di poco superiore ai 6 miliardi di Euro con una
contrazione rispettivamente dell’11,2% e del 16% rispetto al 2008.

“Nel confronto con il
livello massimo di produzione e fatturato toccati nel 2007”
afferma
Paolo Culicchi, Presidente di
Assocarta
“le nostre imprese hanno perso ben oltre 1,7 milioni di
tonnellate di produzione e 1,6 miliardi di Euro di fatturato riportando il
settore alla fine degli anni ’90. Se poi consideriamo il cartario come primo
anello
della filiera produttiva Editoria,
Carta, Stampa e Trasformazione, il fatturato che nel 2007 aveva superato i 42,6
miliardi di Euro, è sceso a poco più di 35,1 miliardi nel 2009 con una
contrazione complessiva di 7,6 miliardi di Euro e una contestuale perdita di 10
mila addetti, sempre per il biennio 2007-2009, che si triplica se consideriamo
l’indotto”.

Qualche
modesto segnale positivo si rileva nei primi quattro mesi dell’anno dove,
nonostante gli elevati costi energetici, i continui rincari delle materie prime
fibrose e la difficoltà nel loro approvvigionamento, si è registrato un
incremento tendenziale generalizzato nei vari comparti del 7,8% nei volumi e del
5,8% in termini di fatturato.

 

Senza
rilancio dell’industria manifatturiera
” evidenzia Culicchi “non ci sono
né sviluppo né politiche ambientali e per recuperare competitività è
indifferibile il completamento delle riforme del mercato del gas e l’attuazione
della Direttiva Cogenerazione adottata a livello europeo nel 2004
.
Riguardo invece alla difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime”
conclude Culicchi “Assocarta apprezza l’iniziativa del Presidente di
Confindustria Marcegaglia e l’intenzione del Vice Presidente della Commissione
Europea Tajani di adottare una lista di materiali strategici per l’Europa

che includa legno, cellulosa e carta da macero“.  E per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di
riciclo previsti dalla Direttiva Europea in materia di rifiuti (n.8/2008), in
corso di recepimento, è essenziale preservare la competitività dell’industria
promuovendo le capacità industriali in Italia anziché esportare i materiali
raccolti in Europa senza alcun beneficio in termini di valore aggiunto e di
efficace gestione delle risorse.

 

 Questi
interventi sono indispensabili per ridare slancio a un’industria cartaria che ha
una grande storia e un grande futuro da raccontare. Un’industria verde che
produce un materiale, la carta, che è rinnovabile, riciclabile e naturale. La
sostenibilità del settore cartario è stata oggetto dell’intervento di Teresa Presas, Direttore Generale di CEPIConfederazione Europea dell’Industria
Cartaria
– che ha sottolineato come le cartiere europee abbiano saputo
disallineare la produzione cartaria dal suo impatto ambientale ad esempio
attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 del 42% per tonnellata
se consideriamo il periodo 1990-2008.

Anche
la crescita del riciclo si è rilevata per il settore più veloce della
produzione: dal 1991 ad oggi si registra un +56% nella produzione e un +123%
nell’utilizzo di macero. Basti pensare che entro quest’anno, in Europa, saranno
riciclati più di 2000 Kg di carta ogni secondo.

 

La sostenibilità del prodotto carta
unitamente alla sua efficacia sono i temi su cui incentra il nuovo progetto
europeo di comunicazione Print Power presentato da Massimo Medugno, Direttore Generale di
Assocarta
. “Dopo l’iniziativa
italiana sui luoghi comuni della carta
” afferma Medugno “Assocarta anche grazie all’impegno di Paolo
Mattei e delle aziende del comparto grafico ha sostenuto la costituzione di
Print Power, un’iniziativa promossa da tutta la filiera in ben tredici Paesi
europei che ha l’obiettivo di promuovere la comunicazione su carta come
strumento efficace e sostenibile presso i decisori degli investimenti
pubblicitari
“.

La fisicità della carta consente
contatti reiterati e tempi più lunghi di esposizione al messaggio mentre la sua
permanenza è sinonimo di credibilità in quanto il soggetto che comunica risulta
maggiormente coinvolto in termini di responsabilità. Inoltre, l’esperienza
tattile legata alla carta coinvolge il lettore stimolandone l’immaginazione e
l’attenzione.

Print Power promuoverà anche il
marchio TwoSides – Il lato verde della carta – che documenta la sostenibilità
della comunicazione su carta anche presso il grande pubblico sfatando con
evidenze luoghi comuni che vedono la carta come sinonimo di inquinamento e
deforestazione.

E’ bene ricordare” conclude Medugno “che più del 60% della carta e del cartone
prodotti in Italia proviene da impianti con sistemi di certificazione ambientale
(ISO 14001 e/o EMAS) e che la totalità della fibra vergine impiegata in Italia
proviene da foreste gestite in modo sostenibile mentre il 60% della fibra è
anche dotato di certificazione forestale
“.

 

 

 

 

 

 

Per maggiori
informazioni:

Maria Moroni – Comunicazione e
Ufficio Stampa Assocarta

maria.moroni@assocarta.it

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  • Che caso.. leggendo l’iter parlamentare della legge sul Made in Italy, 10 minuti fa, nello stesso dibattito in commissione seguiva, poco prima dell’approvazione, proprio questo sul settore carta che citi. Vero, ci sono mille luoghi comuni ambientalisti, anche altri però che sbandierano sostenibilità inesistenti, non sarà questo il caso.
    E’ pieno di plastica (bag) che sarebbe dovuta già sparire. La carta è di sicuro più sostenibile, si cerchi si sostituirla… Nel comunicato non leggo proposte del genere, sembra sempre il solito “noi siamo meritevoli di aiuti”. Quante altre cose potrebbero sostituire la carta in base a criteri di sostenibilità ambientale e di costi? La strada dovrebbe esser quella, preferibilmente senza aiuti finanziari.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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