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Readings #8 – Coscienza, media, Pil

«Questi sono i miei principi. Se non vi piacciono ne ho altri» diceva Marx, nel senso di Groucho. Pare che questo marxismo abbia vinto, grazie alla strategia della disattenzione e al minestrone mediatico. Uno sguardo nuovo è possibile? La discussione sulle metriche che utilizziamo per valutare come stiamo è uno dei filoni di ricerca in questo senso. Su Les Echos il resoconto di un dibattito in materia.

Il concetto di coscienza ha generato un dibattito molto complicato. Il lato morale o forse del “super-io” si è trovato minoritario rispetto al lato che riguarda il rapporto tra coscienza e inconscio. Il libro di Humphrey lavora intorno all’idea di presente soggettivo. Stanislas Dehaene dà conto dei risultati dei suoi esperimenti e del suo processo di teorizzazione. Ovviamente, l’osservazione mostra che la circolazione dei “pensieri” non è lineare.

Non c’è un osservatorio sulle trasformazioni dei media che non dia conto dell’enorme crescita del ruolo di internet nell’accesso alla conoscenza. Ecco Mediawatch.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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