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Vendere contenuti su Facebook

Secondo Pete Cashmore, di Mashable, Facebook è diventata una piattaforma sulla quale girano già parecchi soldi per gli acquisti di “contentuti” (giochi e altro). Perché non potrebbe diventare il luogo nel quale vendere anche contenuti giornalistici? (via Daodeqing)

Lo stesso si potrebbe dire della piattaforma iPhone-AppStore… E perfino di eBay, probabilmente… Basta che girino soldi perché un posto diventi adatto a vendere contenuti giornalistici online? Beh, meglio un posto dove girano soldi che un posto dove non girano… Ma meglio ancora se il posto è anche sensato come luogo che si occupa di contenuti di valore. E soprattutto se è davvero libero e non troppo proprietario (condizioni che sembrano un libro dei sogni, ma le cose vanno in fretta e non è detto che restino a lungo come sembrano adesso…).
Pare comunque chiaro che, poiché la pubblicità non può pagare tutto e non è bene che paghi tutto nell’informazione, in qualche modo l’informazione deve diventare abbastanza interessante e importante da convincere il pubblico a sostenerla direttamente. E questo può avvenire soltanto se si riesce a fare un sistema che sia:
1. dotato di senso (una piattaforma che sia sensato usare)
2. facile da usare (una piattaforma che non ti faccia perdere tempo e sia sicura)
3. proponga contenuti davvero di valore
Il che significa che c’è da innovare. Da tutti i punti di vista…

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  • è verissimo che FB è una piattaforma dove girano soldi, e per di più in forma di micropagamenti, che sono quelli a cui probabilmente dovrebbero puntare i giornali.
    però ci sono due aspetti da considerare:
    1) le persone sono disposte a pagare per divertirsi (non meravigli che la gente paghi per poter giocare su fb: intanto non è necessario, è solo un modo per giocare di più; e poi non spendiamo tutti soldi in intrattenimento, in un modo o nell’altro?)
    2) come si fa a conciliare l’acquisto della notizia con l’aspetto social? nel caso dei giochi, io pago per poter socializzare di più. ma nel caso delle notizie? cosa condivido, se i miei fb friends devono anch’essi pagare per poter leggere le notizie?

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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